“Non mi stupisce la scelta di Cota di non sponsorizzare il festival dei gay, ai miei tempi la Lega era un partito in cui aleggiava moltissima omofobia. Se c’era un difetto era certamente una visione distorta della sessualità, un machismo fastidioso. Che costava qualcosa alla presenza femminile”. Lo ha detto il già presidente della Camera Irene Pivetti, che ha affidato il proprio commento alla pagina Facebook di “Porca Italia – Cosa dicono (e pensano) di noi nel mondo”, l’ultimo libro di Klaus Davi edito da Garzanti con la prefazione di Gian Antonio Stella (321 pagine) a proposito della decisione della giunta presieduta dal governatore piemontese Roberto Cota di negare il patrocinio della Regione alla 26esima edizione del Festiva del Cinema Gay. La Pivetti esprime molti dubbi sul prototipo iper virile del leghista: “Secondo me – dice – l’idolatria del ‘celodurismo’ è un ‘vorrei ma non posso’, ma lasciamo perdere…credo che l’omofobia e il machismo siano ancora molto presenti nella Lega e non solo e che non sono affatto superati, anche se io militavo tanti anni fa e quindi mi potrei sbagliare”. “Sono convinta che la politica omofoba, a prescindere da chi viene portata avanti, danneggi l’immagine internazionale del nostro Paese”, osserva infine la Pivetti.
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