Sergio Pirozzi, sindaco di Amatrice, è intervenuto questa mattina su Radio Cusano Campus ed è tornato sulla questione selfie tra le macerie: “La mamma degli imbecilli è sempre incinta, altrimenti saremmo tutti uguali, l’umanità non avrebbe problemi. Quelli che ho cacciato via erano ragazzi, uno regge, regge, regge, cerca di esorcizzare il tutto, poi ogni tanto riescono fuori le immagini, il dolore, la sofferenza, e magari trovi il giorno in cui il sindaco gira… L’ho beccati, loro non se l’aspettavano, non sapevano chi fossi, quando mi sono presentato sono diventati rossi. C’è uno stregone del Burkina Faso che mi ha mandato un bastone che a suo dire serve per scacciare gli spiriti maligni, la prossima volta lo porto…”.
Su come procede la rimozione della macerie: “Mi auguro che presto si inizino a levare tutti i sassi, tutti i ferri, che si acceleri la gara per lo smaltimento delle macerie degli edifici privati. Le macerie, anche a livello visivo, rappresentano un trauma continuo sempre davanti agli occhi, lo sa bene chi ha vissuto quella notte,chi conosce questi posti. A livello psicologico bisogna cercare di levare le macerie il prima possibile, perché ogni tanto si riaffacciano i fantasmi e il dolore. Sto pressando, ho indicato la strada di non fare un appalto unico, di farne uno per Amatrice centro e uno per le frazioni. Mi auguro che si faccia presto, sempre nella massima legalità. Ad Amatrice ci sono un milione e duecentomila tonnellate di macerie”.
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