“Fabio Porta attacca il governo perché, dice, lascia soli gli italiani in Venezuela. Eppure proprio pochi giorni fa il governo italiano è riuscito a chiudere un accordo col Venezuela per l’invio di medicinali ai connazionali più deboli e più in difficoltà. Un risultato molto importante, visto che Maduro non accetta di dichiarare il Paese in stato di emergenza sanitaria. Non solo: oggi l’Italia, attraverso il viceministro degli Esteri Emanuela Del Re, annuncia 2 milioni di euro di aiuti umanitari per il popolo venezuelano e per i circa 150mila italiani ivi residenti”. Lo dichiara in una nota Gerardo Pinto, consigliere CGIE Argentina, che replica a modo suo alle recenti dichiarazioni dell’ex deputato Pd Fabio Porta circa l’atteggiamento del governo italiano sul Venezuela.
“Porta, ex deputato Pd, dice che il governo italiano è diviso sulla questione Venezuela – prosegue Pinto -. Ma Porta dimentica che la dittatura di Maduro non è iniziata ieri, eppure è impossibile trovare anche una sola dichiarazione dei governanti di allora, Pd e alleati, contro la dittatura di Maduro. Oggi, invece, con l’attuale governo, esponenti dell’esecutivo, tra cui il ministro Matteo Salvini o i sottosegretari Ricardo Merlo e Guglielmo Picchi, condannano con forza la situazione in Venezuela, come mai è stato fatto da esponenti del governo precedente che invece adesso non sanno far altro che parlare di Venezuela. E’ chiaro, tuttavia, che si tratta di una vile speculazione politica”.
“Vediamo l’ex deputato Porta molto occupato, tra una piazza e un’altra, tra una conferenza stampa e un viaggio all’estero”, continua il consigliere CGIE: “Ma Porta dal 4 marzo non è più parlamentare della Repubblica Italiana. Che lavoro fa, oggi? Chi finanzia i suoi viaggi e la sua attività politica? E’ evidente che la cosa più normale e giusta che possa fare un onorevole una volta terminato il proprio mandato in Parlamento sia ritornare al proprio lavoro. Anche se non riusciamo a capire quale sia, in questo caso”.
“Porta, comunque, tra le altre discutibili soluzioni messe in campo dal governo Pd durante la scorsa legislatura, farebbe bene a ricordarsi del famigerato emendamento Fiano, che ha stravolto la legge Tremaglia, permettendo a chi non è un italiano nel mondo di candidarsi all’estero. Una vera vergogna, una vergogna targata Pd. Ma forse al nostro ex onorevole non interessa granchè, visto che probabilmente lui è sempre stato un ‘soldatino romano’, di quelli genuini. Residente in Brasile? Qualche giorno all’anno, forse. Dalle notizie che abbiamo Porta vive a Roma con la sua famiglia, da anni ormai. Lasciateci dire che per noi essere residenti all’estero è un’altra cosa”.
“Pensiamo sia inutile, ormai, ricordare il sostegno dato da Porta al governo dei tagli, al suo governo. Non vorremmo annoiare i lettori, che sanno bene quanto l’esecutivo a guida Pd abbia massacrato gli italiani nel mondo. Capiamo anche che Porta si stia approfittando del vergognoso atteggiamento del suo collega Longo del Pd, che dopo essere stato eletto in Italia si è candidato anche in Brasile (perdendo); il soldatino Porta pretende di riempire uno spazio politico rimasto vuoto. Eppure noi restiamo convinti del fatto – conclude il consigliere Pinto – che quando si tratta di emigrazione certe persone dovrebbero lavorare di più e parlare di meno”.