Per centrare gli obiettivi di bilancio, in particolare il pareggio gia’ l’anno prossimo, non ci sara’ bisogno di nuovi interventi correttivi sui conti. Nessuna nuova misura, neanche una patrimoniale. E questo nonostante una crescita che segna ormai cali da ‘profondo rosso’ ‘centrando’ il peggior risultato trimestrale dal 2009 (anno in cui il Pil chiuse in calo del 4,9%). Ma questo non intacchera’ ‘il raggiungimento degli obiettivi strutturali’.
Il ministro all’Economia, Vittorio Grilli, getta acqua sul fuoco nonostante i dati diffusi oggi dall’Istat sul Pil siano addirittura un po’ peggiori di quelli gia’ ampiamente negativi delle stime preliminari. E anzi rilancia: non solo non ci sara’ bisogno di interventi ma manterremo anche i nostri impegni per la riduzione del debito (20, miliardi, piu’ di un punto di Pil l’anno, diceva ieri). Ne’ l’Italia avra’ bisogno di chiedere aiuti all’Europa, anche se proprio su questo, il premier, Mario Monti, si e’ mostrato piu’ possibilista. E proprio Monti oggi non commenta i dati sulla mancata crescita. Ma ribadisce un concetto piu’ ‘politico’: ‘senza crescita – spiega – e’, non dico a rischio l’Europa, ma e’ a rischio l’affermazione di un’Europa piu’ solida, piu’ equa, piu’ accettata dai cittadini’. Resta da digerire il dato molto pesante diffuso dall’Istat anche se il presidente dell’istituto, Enrico Giovannini, e’ convinto che si possa ‘invertire la tendenza’. Nel secondo trimestre 2012 il calo e’ stato dello 0,8% rispetto al trimestre precedente e del 2,6% nei confronti del secondo trimestre 2011, rispetto alla stima preliminare, diffusa ad agosto, che indicava un calo congiunturale dello 0,7% e su base annua del 2,5%. Tutto questo grazie soprattutto al crollo della spesa delle famiglie (oltre -10% per i beni durevoli come auto, vestiti, ecc). Non a caso i consumatori chiedono un rilancio immediato dei consumi via decreto legge. Insomma il dato peggiore dal quarto trimestre 2009, quando il calo era stato del 3,5%.
Ma Grilli – dopo un incontro a Parigi con l’omologo francese Pierre Moscovici – e’ convinto che il governo italiano ‘non intende prendere altre misure, oggi non abbiamo questa esigenza’. Questo anche perche’ le grandi poste di bilancio sono gia’ ‘sistemate’ e ‘aggiustate per il ciclo’. Anche sulla riduzione del debito ‘abbiamo preso un impegno, lo manterremo’. E infine ‘Nell’attuale contesto – spiega il ministro – l’Italia non ha bisogno di far ricorso all’assistenza della Bce sotto forma di acquisto di bond. Ma il quadro – dice Confcommercio – appare ‘molto preoccupante’ e questo soprattutto a causa della caduta dei consumi delle famiglie. Certo e’ comunque che nel giro di pochi giorni il Governo si trovera’ a fare i conti sia con la crescita che non c’e’ sia con le previsioni dei maggiori istituti internazionali che hanno rivisto al ribasso il prodotto italiano per quest’anno. Occasione sara’ il Documento di economia e finanza che dovrebbe vedere la luce entro breve. Documento sul quale poi il Governo dovra’ impostare la Legge di Stabilita’ facendo preventivamente i conti con 4 trimestri di seguito di recessione e dunque una crescita che allo stato e’ solo un auspicio.
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