La birra, si legge sul Resto del Carlino, insidia sempre più da vicino il vino nei consumi degli italiani. I consumi della bevanda a basso tenore alcolico derivata dalla fermentazione dei cereali hanno superato nel 2019 la quota dei 20 milioni di ettolitri, con una crescita del 2,6% rispetto al 2018, con un diretto impatto anche sui consumi pro-capite, giunti a quota 34,6 litri (era 33,6 litri nel 2018). Mentre il vino sta a quota 43 litri pro-capite.
Il settore della birra brinda a un 2019 tutto in crescita. Più produzione rispetto al 2018 (+5%) per il terzo anno consecutivo, più consumi interni (+2,6%) e un boom dell’ export (+13%). Come emerge dall’ Annual Report 2019 di AssoBirra i risultati straordinari si sono tradotti anche in un aumento dell’ occupazione in Italia, con oltre 3.300 posti di lavoro in più rispetto all’ anno precedente tra addetti diretti e indiretti, per un totale di oltre 144mila occupati lungo tutta la filiera. «Un comparto, dunque, che genera posti di lavoro, in maniera più che proporzionale rispetto al sistema economico nazionale», sottolinea il presidente di Assobirra, Michele Cason.