In occasione della convention “Energie per l’Italia” organizzata a Milano da Stefano Parisi, ex candidato sindaco del centrodestra per il capoluogo lombardo, Italiachiamaitalia.it ha voluto ascoltare la voce del senatore Vittorio Pessina, responsabile nazionale del dipartimento italiani all’estero di Forza Italia.
Parisi sta provando a ricompattare le forze di coalizione nel tentativo di costruire un nuovo centro destra. Durante la kermesse, tra la platea anche Formigoni, Scajola, Lupi. Sen. Pessina, alla luce della sua partecipazione all’incontro organizzato dall’ex candidato sindaco, quali considerazioni si sente di fare?
Le mie impressioni in merito alla convention sono assolutamente positive, a partire dal discorso introduttivo dello stesso Parisi in cui credo siano emersi gli argomenti essenziali necessari a ricompattare quell’immagine di politica moderata che oggi appare molto sfocata. Il dibattito è stato, seppur non nuovo, molto interessante e l’organizzazione – nel complesso – assolutamente produttiva. Numerosi gli interventi anche di persone non note ma facenti parte di settori oggetto di estremo interesse politico.
E’ riuscito a percepire l’atmosfera che si respirava anche tra gli altri presenti?
L’impressione che ho avuto in merito alle reazioni dei presenti è stata di molta curiosità. L’interesse è alto perché naturalmente il bacino elettorale desidera avere dei punti di riferimento che al momento non ha ancora trovato. E’ in atto il tentativo di ricercare soluzioni che vadano a colmare proprio questa mancanza. Il mio è dunqueun giudizio positivo nel complesso, sia in merito al processo organizzativo, sia in merito alla presentazione della kermesse. Ovviamente, per quanto riguarda il futuro, chi vivrà vedrà.
Una considerazione in merito alla figura di Parisi. La stessa sera della sconfitta nel turno di ballottaggio elle elezioni comunali abbandonò il campo dicendo: “Qui nasce qualcosa di nuovo”. Cosa ne pensa? Le ispira fiducia?
La mia diagnosi è che sia un grande manager. Considero poi la sua conoscenza dell’amministrazione comunale un elemento positivo da trarre dal suo passato. A queste grandi competenze da un punto di vista imprenditorial-manageriale dovrà aggiungersi solo la componente politica che necessita ancora di consolidarsi, ma che sembra essere già in via di formazione.
“Non serve un papa straniero”. “Le leadership non si costruiscono a tavolino”. Come commenta le prime perplessità che sembrano arrivare dalla vecchia guardia azzurra – e dal centrodestra in generale – in riferimento alla kermesse e alla figura di Parisi?
Diciamo che sono tutte reazioni abbastanza scontate, prevedibili. Quando si introduce un elemento nuovo, di peso, è chiaro che alle posizioni acquisite debba seguire un certo “momento di riflessione”, una giusta attesa.
Per quanto riguarda il futuro del centro destra, pensa si arriverà ad un’alleanza con la Lega? Si troverà un punto di accordo?
Dovrà trovarsi. La mia opinione è che si debba arrivare a un punto di incontro, anche se prevedo che questo sarà molto difficile, perché le nostre posizioni moderate sono molto distanti da quelle espresse quotidianamente dal leader della Lega Matteo Salvini.
Una prospettiva sul referendum?
I sondaggi danno vincente il No, ma poiché è ancora altissima la percentuale di coloro che per il momento vorrebbero astenersi o non sono ancora in grado di esprimere una scelta, considero ancora tali prospettive – per il momento – marginali. Questa percentuale sarà probabilmente determinante per la vittoria di uno schieramento o dell’altro.
Forza Italia voterà No?
Forza Italia voterà no, sicuramente.
Per quanto riguarda invece le iniziative del suo partito per gli Italiani all’estero, ci sono novità in vista?
In questo momento stiamo portando avanti un progetto di rigenerazione della nostra immagine all’estero, prossimamente procederemo alla nomina di alcuni fidati coordinatori. il mio programma sarebbe quello di avere un coordinatore per ogni Stato. Da questa ri-organizzazione, da questo refreshment della rappresentanza del partito all’estero, nasceranno certamente anche delle iniziative conseguenti, utili in vista delle prossime consultazioni elettorali.
Discussione su questo articolo