Ogni giorno 25 persone scompaiono in Italia: 24 vengono poi ritrovate, una no. E va ad ingrossare le fila di un veri e proprio esercito di ‘fantasmi’ che – dal 1974 ad oggi – conta ben 24.912 unita’. A tenere la contabilita’ e a cercare di rintracciarli e’ il commissario straordinario del Governo per le persone scomparse, prefetto Michele Penta, che oggi ha illustrato dal Viminale l’ottavo Rapporto semestrale, alla presenza del ministro dell’Interno, Annamaria Cancellieri.
‘Il fenomeno – ha spegato Penta – e’ in continuo aumento: dal 2007, anno di istituzione del commissario, arrivano circa 9mila denunce di scomparsa all’anno’. E dietro ogni caso, ha rilevato il ministro, ‘c’e’ una famiglia che soffre, una storia triste, drammatica. Bisogna insistere per ridurre al massimo questo problematica’.
Nella lista dei ‘ricercati’ ci sono 9.280 italiani e 15.632 stranieri e ignoti; i maggiorenni sono 14.593, di cui 7.593 italiani e 7.000 stranieri; i minori sono, invece, 10.319, di cui 1.687 italiani e 8.632 stranieri. Complessivamente, al 31 dicembre 2011, le persone di cui e’ stata denunciata la scomparsa dal 1974 erano 110.107; 85.195 sono state ritrovate. Nel 2011 gli scomparsi sono stati 9.707 (+9,67% rispetto al 2010), i ritrovati 8.971 (+11,77%), quelli da ricercare 736 (+3%).
E’ il Lazio la regione con piu’ persone scomparse (6.245, circa un quarto del totale), seguita da Lombardia (3.303) e Campania (2.997). Dei 24.912 ‘fantasmi’, per il 71% (17.539) non ‚ stata determinata la motivazione della scomparsa: si tratta dei casi ‘storici’, precedenti al 2007. Il 15% (3.651) e’ invece composto da minori che si sono allontanati dall’istituto che li accoglieva; l’11% si e’ allontanato volontariamente. Con percentuali minori, ma in aumento, ci sono i casi di sottrazione da coniuge (284), possibili disturbi psicologici (536) e possibili vittime di reato (90 casi, di cui 22 minori). La maggior parte dei minorenni da ricercare e’ rappresentata da ragazzi stranieri che scappano e rientrano nelle comunita’ di accoglienza: i piu’ numerosi sono romeni (1.518), afgani (1.001) e marocchini (811).
C’e’ infine una parte della Relazione dedicata ai cadaveri non identificati: sono 832 quelli censiti. Questi dati, ha spiegato Penta, vengono incrociati con quelli delle persone scomparse per verificare eventuali corrispondenze. Il maggior numero di corpi senza nome si trova in Lazio (193), Sicilia (154) e Lombardia). Dei cadaveri, 158 sono stati recuperati in mare, 93 in fiumi o laghi.
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