“Una moderna ed efficiente rete diplomatico-consolare deve oggi poter contare su alcuni pilastri fondamentali. Dobbiamo poter contare su personale diplomatico e di ruolo con competenze che consentano l’azione diplomatica e la rappresentanza dei nostri interessi nazionali, la promozione economico-commerciale quanto quella linguistico-culturale e l’erogazione di servizi, fondamentali sia per le comunità italiane stabilmente residenti all’estero che per le nuove mobilità e le imprese”. Così in una nota Marco Fedi, deputato Pd eletto all’estero e residente in Australia.
“Il personale a contratto che affianca quello di ruolo – sottolinea l’onorevole – assume un ruolo fondamentale che consente di avere un sistema in equilibrio, sostenibile, in grado di rispondere alle sfide che abbiamo davanti garantendo qualità ed efficienza nei servizi”.
“Dobbiamo poi poter contare su una presenza articolata secondo logiche geopolitiche ma anche di servizio. Dobbiamo poter contare su un elevato processo di informatizzazione. Negli anni abbiamo raggiunto positivi risultati che dobbiamo consolidare, ma ancora oggi soffriamo ritardi inaccettabili in alcuni settori”.
“È quanto ho ricordato in questi giorni in Australia in molteplici incontri ed occasioni di intervento.
‘Per il personale a contratto di molti Paesi le condizioni contrattuali, nonostante lievi miglioramenti, sono ancora insoddisfacenti. Gli aspetti sui quali intervenire sono anche urgenti. Si tratta degli aumenti retributivi, sostanzialmente insignificanti in molti Paesi e bloccati in altri. Si tratta del pagamento delle retribuzioni in valuta locale anziché in euro, situazione che comporta una serie di gravi disagi in alcuni Paesi, tra cui l’Australia. Si tratta delle retribuzioni convenzionali rispetto alle quali il MAECI versa i contributi pensionistici INPS’.
Nei prossimi giorni – assicura Fedi in conclusione – su questi temi avvierò un’intensa azione parlamentare finalizzata ad avere segnali di attenzione sia dalla Farnesina che da chi è chiamato a dare risposte politiche”.
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