Com’è noto, l’ex-senatore di Forza Italia e del Popolo della Libertà Marcello Dell’Utri è finito in carcere con l’accusa di "concorso esterno in associazione mafiosa". Ora, il cofondatore di Forza Italia non sta bene fisicamente. Dal carcere di Parma è stato trasferito al carcere romano di Rebibbia, e da lì è stato portato all’ospedale "Sandro Pertini".
Dell’Utri è piantonato in ospedale e (dalle notizie che circolano, in particolare, quelle che provengono da "Il Giornale") pare che non stia ricevendo le cure adeguate. Per esempio, pare che i medici dell’ospedale non abbiano ancora ricevuto il referto della risonanza magnetica che era stata fatta dai colleghi del carcere di Parma. Secondo quanto si apprende, questi ultimi avrebbero inviato tale referto per posta. Perché non l’hanno fatto via e-mail?
Dell’Utri è un uomo di 75 anni che soffre di cuore ed è diabetico. Sette giorni fa, le cose sono peggiorate, per via di un’infezione. Perché a Dell’Utri è stato riservato un simile trattamento? Certo, il motivo per cui egli è in carcere si dovrebbe discutere. Egli è in carcere, ribadiamo, per l’accusa di "concorso esterno in associazione mafiosa". Questo reato è quantomeno discutibile. Non si può essere "mafiosi a metà o per tre quarti o per un quarto". O si è collusi con la mafia (e quindi mafiosi) o non lo si è. Secondo me, un reato del genere va rivisto.
In secondo luogo, non risulta che Dell’Utri abbia mai fatto del male a qualcuno. Anzi, pare che egli abbia anche aiutato dei ragazzi. Tra l’altro, qui si va sul personale, per due volte avevo scritto a Dell’Utri, ricevendo risposta. Un politico di quel calibro che risponde ad un cittadino non è cosa di tutti i giorni, visto che la grande politica è lontana dai cittadini.
Davvero non si capisce il perché di questo trattamento.
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