I dati sulla situazione del Mezzogiorno che la SVIMEZ ha proposto nel suo annuale Rapporto inducono a fare ogni sforzo per frenare la grave emorragia demografica (in 16 anni se ne sono andati 1 milione e 900 mila residenti) e per fare in modo che la perdita dei giovani (-900 mila), molti dei quali laureati, possa essere realmente frenata.
Occorre, dunque, unire le forze per un impegno veramente straordinario, che riguarda non solo il Mezzogiorno ma il futuro dell’Italia. Tra le forze da mobilitare, tuttavia, di solito viene trascurato quel vero e proprio esercito di riserva del Mezzogiorno che sono i suoi milioni di emigrati. In una molteplicità di Paesi di insediamento essi sono diventati classe dirigente a livello politico, economico, professionale e culturale e aprire con loro una positiva interlocuzione potrebbe portare solo vantaggi al Mezzogiorno.
Per questo, ho scritto alla Ministra per il Sud Barbara Lezzi chiedendo un incontro per avere uno scambio di vedute sul modo come le nostre comunità all’estero possano partecipare a questo indispensabile sforzo di ripresa e di rilancio del Mezzogiorno.
A questa iniziativa mi portano non solo le mie radici meridionali, ma anche alcune esperienze parlamentari che ritengo utili. A partire dalla mozione sullo sviluppo del Mezzogiorno, approvata dalla Camera nella precedente legislatura, nella quale ho avuto modo di inserire alcuni passaggi riguardanti proprio il possibile apporto delle nostre comunità all’estero.
Il mio augurio è che su questo tipo di emergenze si generi una trasversalità positiva, che dia concretamente il senso di una comune responsabilità.
On. Francesca La Marca