Una ‘ricchezza’ di tutto rispetto: gli enti previdenziali, pubblici e privati, contano su un patrimonio complessivo di oltre 54 miliardi di euro, tra immobili, terreni, fabbricati, titoli, partecipazioni. Per quelli pubblici la consistenza patrimoniale e’ di oltre 12 miliardi, mentre per gli enti previdenziali privati e’ di circa 42 miliardi di euro. I soli immobili del ‘super-Inps’ (Inps-Inpdap-Enpals) valgono oltre 3 miliardi di euro. L’Inail ha iscritti a bilancio invece immobili per altri 2,8 mld. A fare i conti sulla consistenza e la gestione del patrimonio degli enti pensionistici e’ un Rapporto dell’Ufficio legislativo del ministero del Lavoro depositato in Parlamento.
Per quanto riguarda gli enti pubblici (soprattutto Inps, ex Inpdap e Inail), il portafoglio degli immobili resta vasto, considerate sia le unita’ immobiliari residue dalle operazioni di cartolarizzazione Scip1 e Scip2 sia le unita’ non cartolarizzate. La sola Inps, senza considerare le procedure in corso per la soppressione e il trasferimento di Inpdap e Enpals, conta, su 12.253 unita’ immobiliari ‘per un controvalore stimato di circa 1,7 miliardi di euro’, si legge sempre nel dossier del ministero.
Per gli immobili che ‘fruttano’ la redditivita’ va da una media dell’1,74% per quelli dell’Inail a quella, sempre media, del 2,35% per il patrimonio targato Inps.
Il comparto degli enti previdenziali privati gestisce invece un patrimonio totale di oltre 42 miliardi di euro, suddiviso per circa il 30% in immobili (circa 12,6 miliardi di euro) e il 70% in valori mobiliari (circa 30 miliardi di euro). ‘Gli strumenti istituzionali per esercitare il controllo – fa presente nel documento il ministero del Lavoro, parlando degli enti previdenziali privati – non permettono di agire preventivamente sulle scelte di investimento ma di controllare ex post gli effetti prodotti sulle poste di bilancio’.
Il patrimonio degli enti previdenziali e’ gestito ‘senza trasparenza’ e ‘le perdite sono sottostimate’, dichiara Elio Lannutti dell’Idv, commentando i dati del ministero del Lavoro. ‘I controlli sono stati lasciati alla buona volonta’ e ci sono anche degli enti sotto inchiesta della magistratura. Ci auguriamo maggiore trasparenza e piu’ rispetto per i diritti di chi deve andare in pensione. Diritti che spesso sono stati saccheggiati da investimenti azzardati’, conclude il senatore dell’Italia dei Valori.
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