“Quota 100 anche per chi ha versato parte dei contributi previdenziali all’estero? Questa è la domanda che si pongono molti italiani che, dopo aver lavorato per un periodo della loro vita all’estero, sono tornati a vivere in Italia. Per dare una risposta certa a questa domanda, in un contesto sociale caratterizzato sempre più da una crescente mobilità internazionale, oltre che dalla classica emigrazione, oggi, ho depositato una interrogazione al Ministro del Lavoro, Di Maio”. Lo ha dichiarato l’on. Fucsia Nissoli, eletta nella Circoscrizione estero – Ripartizione Nord e Centro America, dopo aver depositato un’interrogazione sulla cosiddetta “Quota 100”.
In particolare, dopo aver evidenziato che “dal 2019 sarà possibile andare in pensione maturando i requisiti di 62 anni di età e 38 anni di contribuzione entro il 31 dicembre 2021”, ho chiesto al Governo “se il Ministro interessato intende fornire delucidazioni circa la condizione previdenziale, rispetto a quota 100, dei lavoratori che hanno versato una parte dei loro contributi all’estero”.
“Auspico – ha detto l’on. Nissoli – che il Ministro fornisca presto chiarimenti in merito, affinché gli interessati sappiano cosa fare per la loro pensione”.