Le prestazioni di tipo assistenziale sono costituite per il 7,6% da assegni sociali e per il 92,4% da prestazioni di invalidità civile. Considerando le prestazioni di invalidità civile vigenti all’1.1.2024 per composizione dell’importo, il numero è di 629.641 sole pensioni, 1.868.283 sole indennità e 400.015 pensioni e indennità di accompagnamento insieme, per un totale complessivo di 2.897.939 invalidi civili.
L’area geografica con la percentuale più alta di prestazioni pensionistiche è l’Italia settentrionale, con il 48,0%; al Centro viene erogato il 19,3% delle pensioni, mentre in Italia meridionale e Isole il 30,8%; il restante 2,0% (346.495 pensioni) è erogato a soggetti residenti all’estero.
Il Nord ha un numero di pensioni per numero di residenti maggiore per le categorie vecchiaia e superstiti, seguito dal Mezzogiorno e dal Centro, mentre l’ordine si inverte per le pensioni di categoria invalidità previdenziale e per le prestazioni assistenziali.
Per quanto riguarda la distribuzione territoriale degli importi erogati, il 55,5% delle somme stanziate a inizio anno sono destinate all’Italia settentrionale (per la vecchiaia la percentuale passa al 60,4%), il 24,2% a Italia meridionale e Isole (per pensioni e assegni sociali la percentuale passa al 55,9%), il 19,6% all’Italia centrale ed infine lo 0,7% a soggetti residenti all’estero. L’importo medio mensile della pensione di vecchiaia è di 1.468,59 euro, con un valore più elevato nel settentrione (1.575,28 euro).
L’analisi della distribuzione per età evidenzia una età media dei pensionati pari a 74,1 anni, con una differenza tra i generi di 4,7 anni (71,5 anni per gli uomini e 76,2 anni per le donne). Nella distribuzione per classi di importo mensile delle pensioni si osserva una forte concentrazione nelle classi basse: il 53,7% delle pensioni ha un importo inferiore a 750,00 euro. Dei 9,5 milioni di pensioni con importo inferiore a 750,00 euro, 4 milioni (il 44%) beneficia di prestazioni legate a bassi redditi, come integrazioni al minimo, maggiorazioni sociali, pensioni e assegni sociali e pensioni di invalidità civile.
Il 61,3% delle pensioni previdenziali liquidate nel 2023 è costituito da pensioni di vecchiaia, l’8,7% da quelle di invalidità previdenziale e il 30,1% da quelle ai superstiti. Le prestazioni di tipo assistenziale sono costituite per il 7,6% da assegni sociali e per il 92,4% da prestazioni di invalidità civile.
Considerando le prestazioni di invalidità civile vigenti all’1.1.2024 per composizione dell’importo, il numero è di 629.641 sole pensioni, 1.868.283 sole indennità e 400.015 pensioni e indennità di accompagnamento insieme, per un totale complessivo di 2.897.939 invalidi civili.
L’area geografica con la percentuale più alta di prestazioni pensionistiche è l’Italia settentrionale, con il 48,0%; al Centro viene erogato il 19,3% delle pensioni, mentre in Italia meridionale e Isole il 30,8%; il restante 2,0% (346.495 pensioni) è erogato a soggetti residenti all’estero.
Il Nord ha un numero di pensioni per numero di residenti maggiore per le categorie vecchiaia e superstiti, seguito dal Mezzogiorno e dal Centro, mentre l’ordine si inverte per le pensioni di categoria invalidità previdenziale e per le prestazioni assistenziali.
Per quanto riguarda la distribuzione territoriale degli importi erogati, il 55,5% delle somme stanziate a inizio anno sono destinate all’Italia settentrionale (per la vecchiaia la percentuale passa al 60,4%), il 24,2% a Italia meridionale e Isole (per pensioni e assegni sociali la percentuale passa al 55,9%), il 19,6% all’Italia centrale ed infine lo 0,7% a soggetti residenti all’estero.
L’importo medio mensile della pensione di vecchiaia è di 1.468,59 euro, con un valore più elevato nel settentrione (1.575,28 euro). L’analisi della distribuzione per età evidenzia una età media dei pensionati pari a 74,1 anni, con una differenza tra i generi di 4,7 anni (71,5 anni per gli uomini e 76,2 anni per le donne).
Nella distribuzione per classi di importo mensile delle pensioni si osserva una forte concentrazione nelle classi basse: il 53,7% delle pensioni ha un importo inferiore a 750,00 euro. Dei 9,5 milioni di pensioni con importo inferiore a 750,00 euro, 4 milioni (il 44%) beneficia di prestazioni legate a bassi redditi, come integrazioni al minimo, maggiorazioni sociali, pensioni e assegni sociali e pensioni di invalidità civile.