"E’ indegno obbligare i pensionati ad aprire un conto corrente bancario o postale per ingrassare i signori banchieri che, in buona parte, sono anche nel governo Monti. Si tratta di una violenza che mina gravemente le liberta’ individuali e costituzionali". Lo dice il senatore Elio Lannutti, capogruppo dell’Italia dei Valori in commissione Finanze, che aggiunge: "E soprattutto e’ vergognoso che proprio i pensionati siano individuati come i principali veicoli di evasione ed elusione fiscale: forse la paghetta che sono costretti a dare a figli o nipoti, fungendo da vero ammortizzatore sociale, e’ considerata strumento di evasione?".
"Tale norma che stride con qualsiasi modello liberista, non manchera’ di essere vagliata dalla Corte costituzionale che, a Costituzione vigente e qualora non venga modificata, non potra’ che essere annullata. Nessuno puo’ permettersi di gettare nelle fauci dei principali responsabili della crisi esistente milioni di liberi cittadini che hanno il sacrosanto diritto di poter disporre del proprio denaro. Tra l’altro- prosegue Lannutti- le promesse da marinaio, secondo le quali i conti sarebbero a costo zero, sono vera e propria pubblicita’ ingannevole perche’ nelle condizioni attuali nessuna banca, beneficata dalla Bce con prestiti all’1% che si rivendono al 13%, e’ disposta a regalare i servizi ne’ ai pensioni, ne’ ad altri utenti".
"Il governo Monti preferisce individuare i pensionati come potenziali evasori anziche’- conclude Lannutti- fare l’accordo con la Svizzera per individuare i veri frodatori del fisco che stanno ancora portando li’ denaro e lingotti d’oro, al punto che non ci sono piu’ cassette di sicurezza disponibili".
Discussione su questo articolo