“Non è possibile accettare che una banca giochi con la vita dei pensionati, obbligandoli ad una burocrazia assurda che raggiunge livelli vessatori e sta portando in queste ore al blocco dei pagamenti delle pensioni”. E’ quanto ha sostenuto Laura Garavini, illustrando alla Camera dei Deputati l’interpellanza urgente, da lei presentata, inerente le modalità di certificazione dell’esistenza in vita degli oltre 400.000 connazionali pensionati residenti all’estero.
“Sulla campagna sull’esistenza in vita promossa da Citibank è necessario che il Governo continui a vigilare con la massima attenzione. Le misure adottate fino ad ora non hanno sortito effetti. Al contrario, con il passare dei mesi gli ostacoli burocratici sono aumentati. E proprio in questi giorni pervengono numerose denunce di sospensione dei pagamenti delle pensioni”.
“Nonostante i connazionali abbiano provveduto a rispedire i moduli compilati continuano a ricevere solleciti dall’istituto bancario, senza chiarimenti sugli eventuali dati forniti in modo errato o lacunoso. Citibank e INPS non sono raggiungibili”, aggiunge Laura Garavini. “Regna la confusione e Patronati, Comites, e associazioni vengono presi d’assalto dai connazionali, senza essere nelle condizioni d’intervenire concretamente”.
“Chiedo dunque al Governo di continuare a monitorare la situazione con grande attenzione e di aggiungere i Patronati tra gli enti autorizzati a certificare l’esistenza in vita dei connazionali residenti all’estero”, ha concluso Laura Garavini. “La burocrazia del tutto arbitraria, imposta da una banca, non può essere la causa della sospensione di diritti fondamentali come la legittima riscossione delle pensioni per centinaia di migliaia di connazionali all’estero”.
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