Dal 2015 le abitazioni possedute in Italia dai pensionati italiani residenti all’estero iscritti all’Aire, verranno esentate dall’Imu (in quanto considerate abitazioni principali) e pagheranno Tari e Tasi ridotte di due terzi. Questo a condizione che non risultino affittate o date in comodato d’uso. Lo stabilisce un emendamento al dl Casa dei relatori Stefano Esposito (Pd) e Franco Mirabelli (Pd) approvato dall’Aula del Senato dopo riformulazione. Dopo Palazzo Madama, sarà la Camera dei Deputati a dover dare il suo ok.
Agli oneri derivanti dalle disposizioni pari a 6 milioni di euro annui dal 2015, di cui 2 milioni di euro annui a copertura delle minori entrate dei Comuni, si provvede mediante corrispondente riduzione di fonti del ministero dell’Economia.
Stefano Esposito, raggiunto telefonicamente da Italiachiamaitalia.it, commenta: “E’ il massimo che siamo riusciti a portare a casa. La commissione Bilancio ha bocciato l’emendamento così come l’avevamo presentato e siamo stati costretti a riformularlo. Non è ancora sufficiente, ma comunque è un primo passo, si è aperta la strada su un tema che interessa tantissimi italiani nel mondo”.
ItaliaChiamaItalia ha sentito anche il senatore Aldo Di Biagio, eletto nella ripartizione estera Europa: quella dell’Imu “è stata una battaglia che fin dall’inizio ho voluto condividere con tutti gli eletti oltre confine. La mediazione è stata molto sofferta, siamo riusciti a raggiungere comunque un obiettivo: i pensionati italiani residenti all’estero non pagheranno le tasse sulla propria prima casa in Italia. E’ un risultato a metà – prosegue Di Biagio – e anche in noi resta l’amarezza di non avere ottenuto il massimo. Ma la battaglia continua – assicura il senatore -, aggredirò con un emendamento il prossimo decreto Irpef. In ogni caso possiamo comunque essere soddisfatti: è un primo risultato, un risultato a cui si è arrivati grazie al contributo di tutti”.
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M5S VOTA NO Nell’aula del Senato hanno votato a favore dell’emendamento sull’Imu tutti i partiti della maggioranza. Ha votato a favore anche il MAIE. Forza Italia si è spaccata, mentre il Movimento 5 Stelle ha votato no in maniera compatta.
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