Il mondo fa il tifo per Pele’. Dall’ ospedale numero uno di San Paolo, l’Albert Einstein dove ieri O Rei e’ stato operato per la rimozione di un tumore al colon, non ci sono aggiornamenti sulle condizioni dell’80enne miglior calciatore della storia. Si sa soltanto, come ha riferito Tv Globo, che dovrebbe essere trasferito in giornata dal reparto di terapia intensiva a una stanza singola, e che lo assiste la moglie nippo-brasiliana Marcia Aoki.
Cosi’ oggi, in mancanza di aggiornamenti sullo stato di salute, i media locali ricordano che il 7 settembre ricorre il 65/o anniversario dell’esordio dell’allora quasi sedicenne Pele’, allora chiamato anche ‘Gasolina’, benzina, per la sua velocita’, nella prima squadra del Santos, nell’amichevole contro il Corinthians di Santo Andre’. All’allora ragazzino bastarono venti minuti dalla sua apparizione in campo per segnare il primo dei 1282 gol della sua incredibile carriera. Pochi mesi dopo, al termine di una tournee nel sud del Paese, Pele’ divenne titolare della sua squadra di club e da li’ nacque il mito. Per questo adesso il Brasile segue con il fiato sospeso l’evoluzione della sue condizioni di salute, proprio mentre il 76enne Jairzinho, un altro componente di quel Brasile del 1970 considerato una delle migliori squadre di ogni tempo, e’ stato dimesso dall’ospedale carioca dove si trovava ricoverato, in terapia intensiva, per aver contratto il Covid.
“Grazie a Dio, ora mio padre sta bene – ha raccontato il figlio Jair Ventura Filho -, e’ arrivato a casa e ha superato questa malattia terribile. Ora continuera’ a curarsi. E’ stato un momento molto difficile ma tanta gente ha pregato per noi e cio’ mi ha commosso”. Ma si prega anche e soprattutto per O Rei Pele’, che via social ieri ha rassicurato sulle sue condizioni ma che tiene in apprensione una nazione intera. In attesa di buone notizie. (ANSA)