Sono 16.700, nel 2011, i siti web su scala globale che contengono decine di migliaia di immagini pedopornografiche. Lo ricorda in una nota Ecpat (End Child Prostitution, Pornography And Trafficking), in occasione di ‘Safer Internet Day’, la Giornata Europea della sicurezza in Rete. "Su 196 Paesi analizzati – ricorda l’associazione – solo 45 hanno una legislazione efficace per combattere i reati derivanti dallo sfruttamento e dal traffico di immagini che vedono coinvolti i bambini".
Eppure in Europa "in media il 75% dei bambini dispone di un accesso ad internet". E "un quarto dei baby-navigatori ha conosciuto in Rete persone mai viste o sentite prima. Nel 28% di questi casi, l’approccio e’ scaturito in un incontro faccia a faccia". In occasione del ‘Safer Internet Day’, Ecpat s’interroga "sul livello di consapevolezza e conoscenza di questi fenomeni da parte di genitori e minori" e lancia "un nuovo appello per la ratifica ed esecuzione della Convenzione di Lanzarote, con particolare attenzione alla modifica dell’articolo 609 relativo all’adescamento di minorenni’ attraverso il web.
La sicurezza dei minori online e’ "una priorita’ – sottolinea l’associazione – che deve rientrare anche nel sistema giuridico del nostro Paese". Ecpat ricorda infatti che "l’Italia, pur essendo all’avanguardia per le leggi in materia di sfruttamento sessuale in generale e di pedopornografia in particolare, ha bisogno di una normativa ad hoc sull’adescamento online. Un disegno di legge e’ fermo in Senato ormai da troppo tempo con tutti gli altri contenuti della Convenzione di Lanzarote".
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