Secondo quanto scrive La Nuova Sardegna, quest’anno le esportazioni di Pecorino Romano in Cina sono aumentate di quasi il 150% e ammonteranno a circa 13.000 chili. E i principali dati del settore dicono che è soltanto l’inizio.
Il formaggio stagionato a pasta dura a base di latte di pecora – prodotto quasi interamente nei caseifici della Sardegna – è tra i 100 prodotti agricoli dell’Unione europea a cui è stato conferito uno status speciale protetto in Cina in base a un accordo di reciprocità negoziato tra Pechino e Bruxelles. I produttori sardi non hanno perso tempo a sfruttare questa nuova posizione.
Gianni Maoddi, noeletto presidente del consorzio del Pecorino Sardo, spiega: “Stiamo riscoprendo la Cina. Quando vado in estremo oriente per le fiere, trovo sempre più persone attratte dal gusto forte e salato del nostro formaggio”.
Oggi circa l’85% del Pecorino Romano viene prodotto sull’isola e una gran parte viene esportata, con Usa e Canada in testa alla lista dei paesi con il maggior consumo.
Maoddi prevede che le esportazioni del made in Sardegna in Cina potrebbero aumentare di 30 volte nel prossimo decennio, fino a 400.000 chilogrammi. Quel livello di esportazioni sarebbe quasi pari alle attuali esportazioni di Pecorino Romano in Canada, uno dei mercati più stabili per i produttori isolani. Secondo Maoddi la qualità del nostro prodotto e la garanzia del Made in Italy è la chiave della crescente popolarità del Pecorino Romano anche in Cina e in altri mercati emergenti.