Non possiamo più stare a guardare con le mani in mano, dobbiamo reagire: tocca a noi proporre qualcosa di nuovo, di diverso. E’ questo il ragionamento degli ex An davanti alla sempre più probabile ipotesi di un “partito del Cavaliere”: il PdL è davvero finito ormai, si va verso una rottura (quasi) certa.
Chi ha partecipato all’ultime vertice PdL a Palazzo Grazioli l’ha capito: Silvio Berlusconi è sempre più intenzionato a creare una sorta di nuova Forza Italia. Lo hanno raccontato Ignazio La Russa e Maurizio Gasparri, in una cena tenutasi in un ristorante romano alla presenza di una ventina di parlamentari. E così il coordinatore nazionale e il capogruppo al Senato propongono ai loro uomini di un nuovo movimento: una sorta di rinnovata Alleanza Nazionale? Forse. Secondo alcune fonti, si starebbero già studiando logo e nome. Nome che però non dovrebbe contenere la parola “destra”, è più facile che ci sia “Italia”.
Intanto è già stata fissata per il 17 novembre, a Milano, una manifestazione durante la quale gli ex An sarebbero pronti ad annunciare pubblicamente il nuovo soggetto politico. All’evento sono stati già invitati anche i vertici di via dell’Umiltà.
Il leader del nuovo partito? Presto per dirlo. Pare, tuttavia, che La Russa e Gasparri si muoverebbero dietro le quinte per sostenere un volto giovane, come quello di Giorgia Meloni. Gianni Alemanno non ha ancora deciso il proprio destino, mentre Matteoli ha già detto di essere contrario e di non voler far parte della nuova squadra.
Dunque è sempre più in bilico l’unità del partito guidato da Berlusconi e Alfano e gli ex An guardano al futuro. Prima di dicembre, certamente, tutte le carte saranno sul tavolo e allora gli italiani potranno farsi bene i conti. Sempre che non abbiano già deciso di destinare il proprio voto all’anti-politica di Beppe Grillo che sta conquistando maggiori consensi giorno dopo giorno.
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