“Caro Direttore, se la crisi non fosse cosi’ aggressiva e lacerante, se la confusione delle idee non fosse cosi’ dispersiva e inconcludente, continuerei a stare rigorosamente entro i confini di quella terzieta’ che la carica istituzionale mi impone. Ma sarebbe come rinchiudersi tra le quattro mura del Palazzo e non sentire le voci, allarmate e dolenti, che arrivano da una Italia sempre piu’ stremata dalle difficolta’ economiche e sempre piu’ segnata dalla affannosa ricerca di una soluzione che ancora non si intravede”. Inizia così la lettera che il presidente del Senato, Renato Schifani, ha inviato al Foglio di Giuliano Ferrara. “Purtroppo viviamo tempi inesorabili, che non consentono piu’ ne’ comodi silenzi ne’ strumentali arroccamenti. Se ne e’ reso conto, per primo, il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, che con grande equilibrio e sensibilita’ costituzionale, si e’ fatto carico di una responsabilita’ straordinaria ed ha chiamato Mario Monti alla guida del Paese. Una scelta certamente non facile. Forse addirittura un azzardo, pero’ quello che ha fatto il Capo dello Stato andava fatto”.
“Credo di potere rivendicare a pieno titolo il diritto di chiedere a Berlusconi e all’intera classe dirigente del Pdl un’operazione verità”, perché “il nostro elettorato e’ visibilmente frastornato” e “on capisce più che cosa vogliamo, perche’ non vede piu’ nel Pdl ne’ la coerenza ne’ l’affidabilità”.
“Con Berlusconi ho un collaudato rapporto personale e politico, da sempre improntato a una reciproca lealtà. Quando mi ha indicato come presidente del Senato abbiamo stretto un patto che mi assegnava la massima autonomia dal partito nella convinzione, ampiamente condivisa, che il prestigio dell’istituzione potesse rappresentare un punto di forza, oltre che di orgoglio, per tutta la nostra parte politica. E cosi’ e’ stato, senza arretramenti e senza invadenze”.
“I comportamenti dei potenziali alleati cominciano a spingersi oltre l’indicibile. Si pensi ai veti posti dal leader dell’Udc nei confronti di Berlusconi. Sono inaccettabili, non c’e’ dubbio, ma esigono una risposta politica. Non possiamo continuare, come nel deserto dei tartari, ad aspettare Casini mentre Casini, stando cosi’ le cose, non perde occasione per dirci che non vuole venire”. Anche per questo, “occorre una linea politica che ci dica se e’ strategicamente preferibile contrastare Grillo con un grillismo d’imitazione o se non sia invece il caso di attestarsi su una linea di responsabilità che eviti al Paese il dissesto di bilancio e alla politica di trascinarci in una ingovernabilità come in Grecia”.
“La segreteria di Angelino Alfano ha segnato una svolta e ha dimostrato sul campo di sapere fare politica, di sapere incalzare Monti. Sono convinto che, se sara’ in grado di guadagnarsi l’autonomia necessaria, avra’ tutte le carte in regola per rilanciare il PdL, per riannodare i fili spezzati tra partito e societa’ civile, e per cercare tra i giovani, e soprattutto tra quei giovani che hanno una storia politica legata al territorio, le risorse necessarie per formare una nuova classe dirigente”. “Oggi c’e’ in gioco non solo il futuro del PdL ma anche il futuro del Paese. E Berlusconi, ne sono oltremodo sicuro, sapra’ prendere in tempo utile le decisioni piu’ opportune. Il PdL, per fortuna, puo’ rivendicare davanti al mondo di avere avviato il rinnovamento ben prima che insorgesse il grillismo. ‘Si puo’ restare insensibili di fronte al lento sfilacciamento di un partito che e’ stato, e resta, l’architrave dell’Italia moderata e liberale? Io – conclude Schifani – non me la sento di girare lo sguardo dall’altro lato”.
FRATTINI, CONDIVIDO PAROLE SCHIFANI “Mi sento di condividere pienamente le parole pronunciate dal presidente del Senato Renato Schifani. Le considero un appello alla credibilita’ e alla responsabilita’ di una forza politica che e’ stata e vuole continuare ad essere forza di governo affidabile. Mi auguro che tutti nel partito sappiano cogliere l’appello accorato di una figura di primissimo piano, nella politica, nelle istituzioni e nel paese”.
VALDUCCI, CONDIVIDO PAROLE SCHIFANI “Condivido a tal punto quanto scrive il Presidente Renato Schifani nella sua lettera al Foglio che mi sento di sottoscrivere anche la punteggiatura che usa. Il Popolo della Liberta’ deve interrogarsi sui suoi problemi e intervenire per risolverli. In gioco c’e’ il futuro del centro destra e quello dell’Italia”. Lo dichiara l’on Mario Valducci, Presidente della Commissione Trasporti della Camera dei Deputati e Responsabile vicario Enti Locali del Pdl.
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