Tutti contro Daniela Santanchè, che ha chiesto la testa del segretario del PdL, Angelino Alfano. "Berlusconi ha dato l’esempio. Adesso facciano un passo indietro tutti, dico tutti. Dal segretario Angelino Alfano a scendere". Secondo l’ex sottosegretario alla presidenza del Consiglio ormai “il Pdl è finito. Dobbiamo costruire qualcosa di più grande, ambizioso, una nuova casa". "C’è qualcuno, anche tra le nostre file – spiega – che pensa che si possa rottamare Berlusconi. Quel che è certo è che milioni di nostri elettori vogliono rottamare tanti dei nostri dirigenti, ma non certo lui". Le primarie? Se il Cav non scende in campo “sono necessarie. E io – sottolinea – mi candido”.
Alfano deve dimettersi? Non secondo Fabrizio Cicchitto: "Daniela Santanchè è l’unica a chiedere le dimissioni di Alfano. Berlusconi e Alfano, di comune intesa – ha aggiunto il capogruppo PdL alla Camera – hanno sviluppato un’iniziativa politica che ha raccolto un’ampissima area di consenso e qualche dissenso, legittimo ma non condivisibile".
Per Claudio Scajola, ex ministro del governo Berlusconi, Daniela Santanchè non fa parte dei moderati: “appartiene alla destra moderna movimentista. Non mi pare sia moderata". Ma anche lui è convinto che le primarie, a questo punto, dopo la decisione del Berlusca, siano necessarie: “ci vogliono le primarie, per scegliere il leader dei moderati, e possono correre in tanti da Alfano a Montezemolo, a Passera”. Anche Fini? “No, Fini si è messo fuori da solo. Ha fatto il suo tempo, e ha reagito in modo velenoso alla disponibilità di Berlusconi di farsi da parte”. E Claudio Scajola si ricandida? ?"Se mi condannano in primo grado per la storia della casa (il processo riprende il prossimo 16 ottobre, ndr) sicuramente no – conclude -, anzi credo che nel Pdl dovremmo stabilire che tutti i condannati in primo grado non devono essere ricandidati".
Si è concluso intanto poco fa, dopo circa due ore e mezza, il vertice del Pdl a palazzo Grazioli tra Silvio Berlusconi e lo stato maggiore del partito. All’incontro hanno partecipato, tra gli altri, il segretario Angelino Alfano, i coordinatori Denis Verdini e Ignazio La Russa, il capogruppo del Pdl alla Camera, Fabrizio Cicchitto, il presidente dei senatori Maurizio Gasparri, e il vice capogruppo a Palazzo Madama, Gaetano Quagliariello, che ha lasciato la riunione in anticipo per tornare al Senato. Sul tavolo la riforma della legge elettorale, che oggi entrera’ nel vivo in commissione al Senato. Ma non e’ escluso che sia stato affrontato anche il tema del possibile passo indietro di Berlusconi, come da lui stesso confermato ieri, qualora andasse in porto il progetto della riunificazione dei moderati italiani.
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