Ora che il passo indietro di Silvio Berlusconi sembra sempre più definitivo, il Popolo della Libertà torna a chiedere che sia Angelino Alfano il candidato del centrodestra alle prossime elezioni politiche.
Per Maurizio Gasparri, presidente dei senatori PdL, Alfano rappresenta la modernizzazione del partito: "Sono favorevole al fatto che si rafforzi il ruolo di Alfano come leader di questo partito e come eventuale candidato alla premiership attraverso elezioni primarie". No allo “spacchettamento” del PdL: “In questa fase è necessario modernizzare e non distruggere, valutando sì l’ipotesi di una sigla, di una denominazione nuova, ma senza tornare alla vecchia, e proseguendo l’azione di rinnovamento che Berlusconi ha voluto con Alfano eletto dal consiglio nazionale del Pdl".
Il presidente dei senatori pidiellini spiega che con Alfano è stata avviata da Berlusconi “una politica di ricambio”; inoltre, “il PdL ha molte persone di nuove generazioni già proiettate in prima linea e sulle quali c’è ancora da investire”. I nomi? Tutte donne: “Dalla Carfagna, alla Prestigiacomo, dalla Meloni, alla Gelmini".
Primarie per rafforzare Alfano, dunque. Le vorrebbe anche Daniela Santanchè, la ‘rottamatrice’ del PdL, che dice di essere “molto invidiosa delle primarie del Pd, perche’ nonostante abbiano cambiato le regole in corsa e via dicendo, la gente torna ad appassionarsi. Loro stanno dando dimostrazione di essere vivi, c’e’ confronto”. L’ex sottosegretario del governo Berlusconi torna a ripetere ciò che ha ribadito più volte in questi giorni: “Il Pdl e’ finito nel cuore della gente, dobbiamo avere uno scatto di reni e cercare di creare qualcosa di piu’ ampio, insieme a tutti coloro che non vogliono lasciare l’Italia a Vendola e Bersani. Se Alfano fosse legittimato da primarie riuscirebbe a tenere meglio tutti uniti”.
E Berlusconi? Certo non finirà “ai giardinetti”, come un pensionato qualunque. Il Cavaliere, sottolinea Santanchè, “ha sconfitto i salotti buoni della finanza, noi dobbiamo tornare al partito leggero, il partito di plastica”.
Nel frattempo Lele Mora, l’imprenditore e talent scout al centro di numerose polemiche, dice sì al partito delle “amazzoni” (fra cui ci sarebbero, tra le altre, Micaela Biancofiore, Maria Rosaria Rossi, Anna Maria Bernini, Daniela Santanche’, Nunzia De Girolamo, Mara Carfagna), perché le donne “vanno sempre bene”. Secondo Mora Berlusconi “deve ricandidarsi, perché è un grande liberale”. Detto questo, “il partito delle amazzoni va bene, le donne vanno bene ovunque. Cosa si fa nella vita senza donne?".
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