Nicole Minetti, intervistata da “Diva e Donna”, ribadisce di non avere alcuna intenzione di dimettersi dalla poltrona di consigliere regionale della Lombardia. “Per ora non mollo”, spiega l’esponente del PdL, alla quale il partito nella scorse settimane aveva chiesto di lasciare il suo posto in Regione. “Dopo l’estate ho scelto di restare per gli stessi motivi che mi hanno fatto avvicinare alla politica: l’ammirazione per le idee di libertà di Silvio Berlusconi. Non mi arrendo alle prime difficolta’: gli ostacoli mi motivano a essere piu’ forte e tenace”.
Non solo politica, nell’intervista rilasciata al settimanale gossipparo. Nicole lancia anche un appello all’organizzatrice di Miss Italia, Patrizia Mirigliani, commentando la presenza in finale di Chiara Danese, parte civile al processo Ruby 2 contro di lei, a cui comunque fa un “in bocca al lupo”. “Mi ha colpito l’attenzione che Miss Italia riserva alla partecipazione di questa ragazza che in fin dei conti dovrebbe essere una concorrente qualsiasi, come le altre, ma sui giornali le e’ sempre riservato grande spazio. Spero che un concorso cosi’ importante sia super partes rispetto alla vicenda come dovrebbe essere; anzi, Patrizia Mirigliani per dimostrarlo davvero dovrebbe invitarmi come ospite a una delle serate”.
Nicole Minetti ha dato quindi delle “sexy-pagelle” ad alcuni politici, dietro richiesta di “Diva e Donna”. Roberto Formigoni? 8 (“la giacca gialla che ogni tanto indosso in Consiglio regionale l’ho scelta ispirandomi alle sue camicie, che sono simbolo di autoironia”), 7 Matteo Renzi (“anche se ha un po’ troppo l’aria del bravo ragazzo per i miei gusti; lo vedrei meglio con un giubbotto in pelle, piu’ rock”); 4 al leader del Movimento 5 Stelle Beppe Grillo (“in un uomo non mi piace mai la barba incolta”) e 3 al segretario del Pd, Pierluigi Bersani (“Se dovessimo unire la folta chioma di Grillo con la flemma di Bersani non ne uscirebbe certo l’uomo piu’ sexy del pianeta”).
NICOLE NON MOLLA: LE REAZIONI Così la sexy Nicole Minetti non vuole lasciare la poltrona. La sua scelta ha scatenato diverse reazioni: "Ero rimasto favorevolmente impressionato dal piglio con cui Angelino Alfano aveva posto la questione delle dimissioni della Minetti”, osserva Mario Adinolfi, deputato Pd, che aggiunge: Minetti ora “ci annuncia che resta in politica e si mette pure a dare i voti. Oggi Alfano che dice?".
Per Giancarlo Lehner, berlusconiano doc, deputato di Popolo e Territorio, Nicole Minetti – ma anche Gianfranco Miccichè, per altri motivi – lavora per la scomparsa del partito. "Insieme al kaos pirandelliano della Trinacria politicante, dove i trinacriciuti – si’, trinacriciuti – lavorano per la scomparsa definitiva del Pdl uno, nessuno e centomila, a sfottere e bastonare il segretario politico si erge dalla cintola in su Nicole Minetti, che, proterva, non si dimette, non lascia, anzi raddoppia. Caro Alfano, per alleviare la mia solitudine di unico e solo deferito ai Probiviri del Pdl, perche’ non mi regali, hic et nunc, la compagnia di Miccichè e della Minetti?”.
Il capogruppo di Sinistra ecologia e libertà nel Consiglio regionale della Lombardia, Chiara Cremonesi, considera il fatto che "si mercanteggino le dimissioni di Nicole Minetti" da consigliere regionale "un fatto altrettanto grave di come si sia arrivati alla sua elezione. Se la sua presenza serve a ricordare ai lombardi la bassezza della politica formigoniana a questo punto, forse è meglio che resti”.
Per il capogruppo del Pdl in Regione, Paolo Valentini, si e’ sempre trattato di “una scelta personale” e come tale non va commentata nel merito, ma si va “avanti a lavorare” come prima.
Secondo il capogruppo Pd, Luca Gaffuri, dimissioni o meno, il danno ormai è fatto, e “le responsabilità di questa situazione sono in capo a Berlusconi e Formigoni, che hanno deciso di candidare Minetti svilendo il ruolo del Consiglio regionale”.
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