Il segretario del Pdl, Angelino Alfano, presenta a Montecitorio – assieme al responsabile internet Antonio Palmieri, e al fianco dei capigruppo di Camera e Senato, Fabrizio Cicchitto e Maurizio Gasparri – il nuovo portale web del partito, e indica la strada dello sviluppo digitale come snodo per la crescita dell’intero paese. La presentazione del nuovo portale (frutto di un lavoro di "molte settimane" e delle indicazioni impartite a luglio da Silvio Berlusconi e Alfano, racconta Palmieri) cade nel 18esimo anniversario della "discesa in campo" del Cavaliere. Non una coincidenza casuale ma un omaggio a Berlusconi (che ricambia con un audiomessaggio disponibile sul portale), sottolinea Alfano. Tra le caratteristiche del nuovo portale ci sono la "totale fruibilita’ in mobilita’": perfettamente navigabile con smartphone e tablet, il nuovo spazio web del partito ha l’ambizione di contribuire alla "riconquista" di quegli elettori "in fase di perplessita’", ascoltandoli e coinvolgendoli nella comunita’ anche virtuale del Pdl, spiega Palmieri. Sottolineando la somiglianza tra la grafica del portale e il restyling di Facebook. Tramite il portale, "totalmente aperto ai new media" come Twitter, Youtube e Facebook, il Pdl cerchera’ anche volontari online e offrira’ approfondimenti sotto forma di slide. "Chiediamo ai nostri sostenitori di dire la loro, diamo loro la certezza che tutti gli interventi saranno letti". Quello di oggi – dice il responsabile internet – e’ "solo il calcio d’inizio", ma segna gia’ un "robusto passo avanti" per la presenza del Pdl in rete e rispetto a cio’ che la concorrenza propone online. Ad Alfano preme rimarcare che il tema centrale del programma elettorale del Pdl sara’ "l’agenda digitale per l’Italia".
Alfano stigmatizza il fatto che, mentre altri governi europei provano a far nascere nuove silicon valley nei loro paesi, in Italia ci sia in Parlamento, chi, come ha fatto con l’emendamento Fava la Lega (iniziativa che per un lapsus il segretario Pdl attribuisce inizialmente al Pd, salvo correggersi subito), prova a limitare la liberta’ di espressione. Per il segretario del Pdl "l’obiettivo e’ far nascere prima o poi strumenti come Facebook o Google in Italia", aumentando il Pil e i posti di lavoro nonche’ la quota digitale del prodotto interno lordo.
"Fin dalla prossima settimana avvieremo un’interlocuzione attiva coi principali player del settore, costruiremo una comune agenda digitale e lanceremo un’accademia per la politica digitale", puntando a "colmare il digital divide anche sotto il profilo culturale", annuncia Alfano. Il segretario Pdl rivendica quanto fatto dal precedente governo – anche grazie ai ministri Brunetta e Gelmini -. In tema di e-government, e insiste sulla necessita’ di formare le nuove leve del partito nel segno del digitale: se un tempo ai militanti si chiedeva di attaccare un manifesto, "oggi ai giovani chiediamo di attaccare un post" sui blog.
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