“Voglio ricordare ai miei colleghi di partito ed in particolare a chi come me ha fondato Alleanza Nazionale e condiviso l’esperienza della destra di Governo che il momento di maggior successo ed entusiasmo attorno al Pdl lo abbiamo raccolto nel momento in cui abbiamo saputo essere tutti uniti attorno a Berlusconi e ad un programma elettorale nuovo che ha fatto stravincere la coalizione di centrodestra nel 2008; dall’altro lato, l’inizio della sciagura di questa legislatura è stato quando alcuni nostri ex colleghi di partito hanno deciso di scendere dal treno in corsa di fronte alla prima difficoltà e votare la sfiducia presentata dalla sinistra.
Adesso mi dicano loro da che parte vogliono stare e se per loro è meglio ripetere l’esperienza unitaria o iniziare con mille distinguo quotidiani che prima o poi portano a uno strappo. Possiamo discutere di tutto, possiamo sostenere le battaglie storiche della destra europea, dobbiamo recuperare quel dialogo fondamentale con i cattolici, con la società civile, con le piccole e medie imprese, ma questo lo possiamo fare se siamo un grande partito che sa fare delle sue differenze una comune ricchezza. Nel Popolo della Libertà c’è spazio per tutti e mai come oggi dobbiamo pensare ‘da grandi’ e come una grande comunità nazionale di decine di migliaia di italiani che oltre a guardare le proprie differenze sa individuare cosa può fare per l’unità di un partito e la stabilità di un futuro Governo”. Con queste parole l’On.Antonio Mazzocchi deputato del Popolo della Libertà e Presidente dei Cristiano Riformisti è intervenuto nel dibattito sulla possibile scissione del Pdl.
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