J-Ax, quello degli Articolo31, all’inizio se l’era presa: il nuovo inno del PdL, aveva detto, è un mezzo plagio, "gente che spera" è una mia canzone. L’artista aveva addirittura minacciato di querelare Silvio Berlusconi per plagio. Poi ci ha dormito su una notte intera e ha cambiato idea: impossibile "parlare di un vero plagio", spiega in un video postato su Youtube, anche se dovete sapere tutti, ha continuato il rapper, "che lo slogan ‘gente che spera’ mi appartiene, e’ collaudato, e’ tatuato da oltre dieci anni sulla pelle di molti miei fan ed e’ scritto sugli zaini di migliaia di ragazzi ai quali e’ stato rubato il futuro anche e soprattutto dalla politica e dai partiti che cosi’ male l’hanno interpretata".
J-Ax nel video è seduto a una scrivania e circondato da bandiere tricolori. Ha ammesso di non essere infuriato, ma "divertito" da tutta questa vicenda. E poi, rivolgendosi ai suoi fan, ha aggiunto: "Ragazzi, avere una canzone che possa solo lontanamente assomigliare all’inno del Pdl mi farebbe venire i brividi".
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