I formattatori del Popolo della Libertà commentano le parole pronunciate oggi da Silvio Berlusconi: “Non possiamo negarci – aggiungono – (chi lo fa mente sapendo di mentire) che il nostro elettorato chiede un rinnovamento della classe politica attuale. E che noi stiamo provando a farlo proponendo anche un rinnovamento nei linguaggi, nei contenuti e nella selezione della classe dirigente attraverso le primarie. E dobbiamo arrivare a questo senza spargimenti di sangue”. “Dobbiamo essere onesti e dire che un partito che passa dal 38% al 18% nei sondaggi e che prende due sonore batoste alle amministrative in due anni un problema ce lo avrà pure. Noi non ci riteniamo moralmente superiori, non ci vogliamo autoconsegnare la patente di scegliere i buoni ed i cattivi come dei moderni Savonarola. Lasciamo che questo lo facciano gli elettori, per questo vogliamo le primarie”.
I formattatori sono d’accordo con il Cavaliere quando ha spiegato che è necessario “’rafforzare il movimento” per “cambiare, innovare e aggregare forze giovani e nuove”. Proprio per questo, se da una parte rinnovare non può voler dire solo tagliare delle teste, non può nemmeno significare “chiudersi a riccio e tirare su le barricate (da parte di molti dirigenti del PdL)”.
Il dibattito nel PdL, fra giovani e seniores, continua.
Discussione su questo articolo