Maurizio Gasparri, capogruppo del PdL in Senato, ospite di Agorà su RaiTre, sollecitato da Andrea Vianello, commenta le prese di posizione di quelle che vengono ormai chiamate “amazzoni” del PdL. In particolare, a Gasparri viene chiesto di replicare alla deputata del Pdl Michaela Biancofiore che aveva dichiarato che gli ex An sarebbero contro il rinnovamento. Ma il senatore rimanda tutto al mittente: “Non replico a cose irrilevanti. Il Pdl e il centrodestra devono proseguire una politica di rinnovamento. Berlusconi un anno e mezzo fa ha proposto un segretario di 40 anni che è Alfano. Non bisogna riavvolgere il nastro e tornare a 18-20 anni fa. Un ritorno al passato non è nella natura delle cose di qualsiasi parte politica ed è in contraddizione con il processo che da Berlusconi è stato avviato con Alfano e altri".
Per quanto riguarda il caso Lombardia: “Dopo tutte le polemiche che hanno investito Formigoni e la giunta, l’area del centrosinistra in Lombardia potrebbe avere una larga affermazione. Io penso che bisognerebbe formare una coalizione con i partiti che hanno governato in questi anni la Lombardia e fare le primarie con i candidati che questa coalizione presenta".
Gasparri commenta anche la sentenza che ha condannato gli esperti della Commissione Grand Rischi, per ciò che riguarda il terremoto a L’Aquila: "Di fronte a morte e distruzione, la gente può pensare che c`è la questione di un documento firmato con superficialità, ma questo non giustifica una condanna a sei anni. La conseguenza sarà quella che tutte le persone che hanno incarichi del genere li abbandoneranno oppure che prevarrà l`allarmismo, come è successo Roma con le polemiche tra Comune e Protezione civile sulla neve".
E poi legge di stabilità: "I temi del personale del comparto sicurezza-difesa saranno certamente messi in evidenza nel colloquio tra il vertice del Pdl e il presidente Monti. Bisogna affrontare la questione previdenziale tenendo conto della specificita’ del settore, rispettando l’ordine del giorno che ho fatto approvare al Senato in data 23 maggio 2012. C’e’ poi il problema del turnover. I tagli agli organici non consentono di tutelare la sicurezza dei cittadini".
MAXXI, ANCHE PRESIDENZA CONSIGLIO PERPLESSA SU MELANDRI "Ornaghi e Melandri rinuncino congiuntamente ad una scelta sbagliata per il museo Maxxi. Da quanto si legge sui giornali, anche la Presidenza del Consiglio avrebbe espresso piu’ che fondate critiche nei confronti di un parlamentare in carica. Se anche la Presidenza del Consiglio e’ perplessa, figuriamoci quanto lo possano essere tutti coloro che in questi giorni, dal mondo della politica e della cultura, hanno contestato la designazione della Melandri, che tra l’altro non e’ ancora uscita dal Parlamento". Lo dice il presidente del gruppo Pdl al Senato, Maurizio Gasparri. "Si cancelli questo errore per evitare ulteriori polemiche- prosegue- ci sara’ discussione in Aula in occasione delle eventuali dimissioni della Melandri, si preparano mozioni su queste tematiche e addirittura c’e’ chi ha annunciato esposti alla magistratura. Insomma, una brutta storia che sarebbe bene cancellare con un passo indietro da parte della Melandri e l’ammissione di uno sbaglio da parte di chi ha fatto la nomina. Se la pensano cosi’ anche ai massimi vertici del governo, e’ bene non perseverare in un errore che in tanti abbiamo denunciato gia’ da molti giorni".
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