Maurizio Gasparri, esponente di punta del Popolo della Libertà e vicepresidente del Senato, ne è convinto: in caso di elezione diretta del presidente della Repubblica, Silvio Berlusconi ‘allo stato attuale certamente si candiderebbe. Tra dieci anni non lo so, ma ora sì’.
Intervenuto a Omnibus, su La7, Gasparri parla di quello che considera un attacco giudiziario nei confronti del Cavaliere: ‘Siamo preoccupati da quello che riteniamo un’ostinata e multiforme aggressione giudiziaria a Silvio Berlusconi e riteniamo che incida fortemente sugli equilibri democratici del Paese’. Detto questo, ‘non credo che Alfano vada dal presidente della Repubblica a parlare dei processi. Berlusconi ha favorito la nascita di un Governo e ha piu’ volte ribadito che le sue vicende giudiziarie sono separate da quelle politiche’. In ogni caso, ‘noi riteniamo questo accanimento sia intollerabile e sia prodotto anche per destabilizzare la situazione politica’.
Tornando ad Angelino Alfano, vicepremier e segretario del PdL – oltre che ministro dell’Interno -, ‘il suo doppio ruolo è fondamentale perché è garanzia per il PdL e per il Governo’, spiega Gasparri, smentendo le ipotesi che la segreteria di Alfano per ciò che riguarda via dell’Umiltà sia in discussione. ‘Ritengo però che sia giusto in questa fase, con l’abolizione tendenziale del finanziamento pubblico ai partiti, che ci sia da riorganizzare anche la vita dei partiti. Il Pdl ha questo tema non risolto, di come debba affrontare un’organizzazione moderna, che non sia solo sulla rete, ma anche sul territorio, perché accanto a una leadership forte che è quella di Berlusconi, un’organizzazione efficiente è indispensabile’. Quanto all’abbandono della sede del partito di via dell’Umilità, Gasparri commenta: ‘Chi ha responsabilità amministrative sta valutando, ma sicuramente il Pdl farà una cura dimagrante’.
CONTRARIO A PRESIDENZA M5S PER COPASIR ‘Se il M5S vuole la presidenza della Vigilanza Rai, la prenda. Invece sul Copasir sono contrario a una presidenza grillina. In questo caso penso serva un esperto della materia: ci vuole maggior senso di responsabilita’, deve esserci un controllo sui servizi segreti e questo va esercitato con certe modalita’, mica si possono fare conferenze stampa, altrimenti li possiamo anche chiudere’. ‘Se dovessi compilare una schedina darei alla Lega o a Sel o il Copasir o quella per le Autorizzazioni e la Vigilanza Rai al M5S, ma la schedina non la devo compilare io’.
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