Roberto Formigoni è chiaro: se mi candido alle primare del PdL, lo faccio per vincere. In un’intervista al settimanale "Oggi", da domani in edicola, il governatore della Lombardia spiega che Silvio Berlusconi "ha fatto capire che non si ricandiderà", anche se "non l’ha deto". E noi proprio per questo "faremo le primarie. E lì, se corro, lo faccio per vincere".
Formigoni parla dei rapporti fra il ministro dell’Economia, Giulio Tremonti, e il premier: rapporti che "da troppo tempo" non funzionano come dovrebbero. Certo è che un ministro "deve capire che non e’ stato eletto Mister Universo, ma che fa parte di un organo collegiale presieduto dal premier. La collegialita’ e’ la regola per far funzionare le cose, in politica". Questo conflitto è davvero "negativo", soprattutto in un momento così "complesso" per l’Itala.
Berlusconi? Si dia una mossa, "presenti il decreto sviluppo, indichi il nome per la Banca d’Italia e vediamo chi ci sta". E poprio sul decreto sviluppo: "Lo slittamento non e’ una buona notizia, è segno di debolezza. Perche’ significa approvarlo a Natale e farlo diventare operativo nel 2012. È tardi!".
A quel decreto è legata la sorte del governo: "Se il decreto sviluppo sara’ forte e sostanzioso come auspico la maggioranza terra’. Deve contenere, certo, riforme a costo zero (sburocratizzazione, dismissione di asset non strategici, liberalizzazioni) ma anche incentivi per le assunzioni e l’innovazione, aiuti alle famiglie, come il quoziente familiare. Tutte cose che in Lombardia abbiamo gia’ fatto, prima che ci tagliassero il 18% delle risorse…".
LEGA: TENSIONI SEGNO DI DIBATTITO APERTO Formigoni, a margine di un incontro a palazzo Lombardia, commenta le tensioni interne al Carroccio: "Sono la dimostrazione di un dibattito aperto all’interno della Lega", dice.
PISANU E SCAJOLA PONGONO PROBLEMI IMPORTANTI "Pisanu e Scajola con la loro esperienza possono dare un contributo. Hanno posto dei problemi importanti". "Non hanno detto rompiamo la maggioranza, hanno detto che bisogna coinvolgere i gruppi parlamentari e che c’e’ la necessita’ di far partire quel tavolo per la costituente del centro e del centrodestra che e’ uno di quei punti su cui da tempo io insisto di più".
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