Silvio Berlusconi domani mattina sarà ancora al Tribunale di Milano, impegnato per l’udienza del processo Mills. Un procedimento "politico", secondo il Cavaliere, che lascerà il capoluogo lombardo per arrivare a Roma, dove in serata riunirà, a cena a Palazzo Grazioli, lo stato maggiore del Popolo della Libertà. Con il segretario del partito, Angelino Alfano, i capigruppo di Camera e Senato e altri big del PdL, il Cavaliere cercherà di fare il punto sulle liberalizzazioni e la riforma del mercato del lavoro. Il giorno successivo, venerdì, l’uomo di Arcore dovrebbe invece tornare a consultare i vertici di via dell’Umiltà per un’attenta analisi sulla riforma delle legge elettorale.
Berlusconi in queste ore, però, deve fare i conti anche con la situazione che riguarda le alleanze politiche del PdL. Mentre si continua a rincorrere l’Udc, si cerca allo stesso tempo di tenersi stretta la Lega di Umberto Bossi, fino all’ultimo. Tanto è vero che oggi Berlusconi, a Milano, ha parlato di un Carroccio che "saprà restare unito", anche di fronte alle difficoltà interne di questo periodo. Tuttavia Bossi non raccoglie lo zucchero del Cavaliere: il Senatur continua sulla sua strada, quella che fa una forte opposizione al governo di Mario Monti, mentre il PdL continua a sostenere l’attuale esecutivo. Ed è proprio questo che a Bossi non va giù. Da Milano il capo dei lumbard ha già lanciato il suo messaggio, forte e chiaro: Berlusconi, stacca la spina a Monti o la Lega fa cadere la Regione Lombardia, dove "ne arrestano uno al giorno".
Una posizione che Bossi mantiene. Oggi, lasciando la Camera dei Deputati, il leader leghista, parlando di Berlusconi, "non può mica continuare a tenere un piede in due scarpe", ha detto.
Non è bastato quindi, a quanto pare, l’incontro di lunedì, a cena, fra Silvio e Umberto, a calmare le acque. Se Berlusconi vuole parlare con la Lega, sottolinea Bossi, se si vogliono fare accordi anche in vista delle elezioni amministrative, "prima deve chiarire" sul sostegno del PdL all’esecutivo dei banchieri. Ma se il PdL dovesse togliere il sostegno alla Lega in Veneto e Piemonte? "Non abbiamo paura, vinciamo lo stesso, ovunque". Ed è sempre Bossi a dire che la sua pazienza non durerà per sempre: "Di solito, io dopo un po’ mi rompo le scatole".
Quello del capo della Lega è "un aut aut": è lo stesso Bossi a definirlo così. "Vale quello che ho detto in Piazza del Duomo a Milano". Per Bossi è difficile sostenere la Regione Lombardia, che è "piena di inquisiti": almeno, se dobbiamo garantire il nostro appoggio, "facciamo saltare Monti".
Insomma, continua la tensione fra PdL e Lega, tanto che dall’Udc qualcuno osserva: "La Lega ha del tutto scaricato Berlusconi. Il Cavaliere sta pagando in modo pesantissimo il suo aver portato il Carroccio al governo". Sarà davvero così? Eppure nemmeno due mesi fa era lo stesso Berlusconi a ripetere, più volte, fino allo sfinimento, che se il suo governo fosse caduto si sarebbe andati "subito al voto": "le elezioni anticipate saranno l’unica scelta possibile, al nostro governo non esiste alternativa", affermava con sicurezza. Ma non è stato così: il PdL ha deciso per il sostegno a Monti, scontentando anche gran parte del proprio elettorato che vede nell’esecutivo del professore bocconiano un governo abusivo. E che ogni giorno, con le lettere sui giornali, attraverso il web e i social network più diffusi, chiede a Silvio di lasciare Monti e di portare l’Italia al voto. D’altra parte, è anche vero che scaricare Monti in questo momento così difficile per il nostro Paese sarebbe una follia, anche secondo il Terzo Polo e il Pd. Berlusconi non vuole sulle sue spalle questa grossa responsabilità; non vuole che si dica che è stato il suo partito ad impedire le riforme tanto auspicate da ogni forza politica. Per questo, nei giorni scorsi, ha detto: "Lasciate lavorare Monti. Si vedrà cosa sarà capace di fare". E a chi gli ha chiesto, nelle ultime ore, se il governo del Professore durerà, "chiedetelo a lui", ha risposto il Cav. Pacatamente. Con disinvoltura. Con sobrietà, per usare un termine che va molto di moda nelle ultime settimane in Italia. Certo è che nei prossimi giorni il PdL dovrà studiare una chiara strategia, per quanto riguarda il tema delle alleanze, perchè le elezioni amministrative sono ogni giorno più vicine.
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