Bisogna lavorare per rilanciare il Popolo della Libertà sul territorio, senza pensare a liste civiche né ad inseguire Beppe Grillo, ma agendo uniti. Ne è convinto Fabrizio Cicchitto, capogruppo PdL a Montecitorio: per questo, “ognuno deve fare la sua parte".
"La riunione dei gruppi Camera, Senato, Europa del PdL ha messo in evidenza l’impegno costruttivo dei parlamentari per il rilancio del Pdl guidato da Angelino Alfano". Il partito "deve trovare nuovi momenti di aggregazione, di rinnovamento e di rilancio anche utilizzando forme democratiche di base. Ognuno deve fare la sua parte e quindi per chi è un dirigente del Pdl la scelta prioritaria, anche perché le prossime elezioni sono politiche e non amministrative, deve essere il Pdl in quanto tale, più che liste civiche valide piuttosto per le elezioni locali, e la costruzione di un grande schieramento moderato e riformista".
Il PdL, d’altra parte, “deve essere un grande partito moderato, liberale, riformista" che propone soluzioni "anche alternative alle ricette del governo attuale, ma certamente non l’inseguimento di Grillo su di un terreno estremistico-demagogico che servirebbe solo ad accentuare la disgregazione del sistema politico della società italiana e l’emarginazione della forza politica che si mettesse a cavalcare tendenze irrazionali prive di proposte di governo".
Eppure è stato lo stesso Silvio Berlusconi, nei giorni scorsi, a dire ai suoi che Grillo sa parlare con la gente, dobbiamo imparare anche da lui.
Discussione su questo articolo