"Ho detto guerra civile ‘fredda’. E’ in corso. E da parecchio. Uno scontro politico aspro è diverso dalla guerra civile. Novembre 1994: avviso giudiziario e complotto di palazzo per abbattere il presidente democraticamente eletto. Novembre 2011, e cito Jurgen Habermas: ‘Un quieto colpo di stato dell’ Europa ai danni dell’ Italia’ ha portato al governo Monti. Devo dilungarmi su quanto è avvenuto tra il 1994 e il 2011? E, infine, ultimo atto: sentenza della Cassazione con affondo del Pd sulla decadenza di Berlusconi. L’avversario politico eliminato per via giudiziaria ed estromesso dal Parlamento con atti illegittimi". Così il coordinatore del Pdl Sandro Bondi in una intervista a Panorama nella quale sostiene che la pacificazione con il Pd è finita: "La verità è che il Pd non ha mai voluto attribuire un valore politico al governo Letta, né riconoscere Berlusconi e il Pdl come sottoscrittori di un’ alleanza politica, sia pure d’emergenza", "hanno approfittato della sentenza della Cassazione per chiedere la decadenza del leader dei moderati prima ancora di discutere la legittimità della legge Severino e rifiutando ogni soluzione politica", "è stata una vera ingenuità pensare che la sinistra fosse cambiata e che fosse possibile una legittimazione reciproca".
Secondo Bondi riproporre Forza Italia "è l’ultima chiamata prima della catastrofe", "intende essere il punto di raccolta per tutti gli italiani che desiderano salvaguardare i principi essenziali della vita democratica". E aggiunge: "Non c’è una vera stabilità, perché il governo è considerato da tutti provvisorio. Abbiamo solo un governo debole, senza effettivo sostegno politico, e perciò non in grado di incidere sul quadro europeo o di fare le riforme necessarie. Napolitano è il primo a doversi chiedere a chi giovi tutto ciò". Bondi parla anche di "un’Europa germanizzata" dalle quale "prima ce ne andiamo e meglio è, visto che non abbiamo la forza di cambiarla".
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