E’ cominciato poco prima delle 20 l’ufficio di presidenza del PdL a Palazzo Grazioli. Presente lo stato maggiore del partito, anche il segretario Angelino Alfano fa parte naturalmente di coloro che sono riuniti nella residenza privata del Cavaliere per fare il punto della situazione e studiare le prossime mosse del partito.
Secondo quanto si apprende Silvio Berlusconi sta già pensando ad una manifestazione: il PdL in piazza per dimostrare agli elettori che il partito non esce di scena. C’è anche l’idea di portare avanti un governo ombra, anche se al Cav non piace questa definizione: meglio una cabina di regia, una squadra operativa capace di produrre critiche e di promuovere idee e materiali da sviluppare anche per la futura campagna elettorale del partito.
Tornerò ad occuparmi del partito da vicino, avrebbe assicurato il leader del PdL. Il governo Monti? Berlusconi promette piena collaborazione al nuovo esecutivo: con Monti siamo in buone mani, avrebbe sostenuto. E i rapporti con la Lega? Non ci saranno problemi, saranno buoni e continueranno come prima. Eppure la Lega non è dello stesso parere: per il Carroccio è rottura col Pdl, e i leghisti Monti non lo vogliono neppure sentire nominare.
Il Cavaliere snocciola poi i dati del più recente sondaggio che ha fra le mani: il PdL? Al 27,6%. E il consenso nei confronti del Berlusca sfiorerebbe il 36%. Durante il vertice Pdl Berlusconi ha ribadito di essersi dimesso per senso di responsabilità e allo stesso tempo ha auspicato la massima unione all’interno del partito.
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