Sembra proprio che le indiscrezioni circolate nelle ultime settimane riguardo un nuovo nome del PdL abbiano trovato conferma nella scelta di Silvio Berlusconi di registrare il nome del nuovo partito: “GrandeItalia”. Il Cavaliere, a scanso di equivoci, ha fatto registrare anche “Grande Italia”, due parole separate. Il Popolo della Libertà a Silvio, come nome, non è mai piaciuto. Lo ha detto più volte: viene trasformato in un acronimo – PdL – che non trasmette alcune emozione. Ed ecco dunque che il Berlusca passa ai fatti: dopo l’Italia di tornare a Forza Italia – idea che non piaceva agli ex An – Grande Italia è la giusta soluzione, marchio depositato all’Ufficio europeo dei brevetti e sotto esame dell’autorità competente con il numero di assegnazione 011104742.
L’ex premier dunque accelera verso un nuovo progetto: sarà perché sente un forte odore di elezioni anticipate? Chissà…
Intanto però arrivano i primi ostacoli: dal partito di Gianfranco Miccichè, Grande Sud, si fanno sentire. "Il destino gioca brutti scherzi, Berlusconi rottama il Pdl saccheggiando le idee di Miccichè. Ieri Musumeci, oggi ‘Grande Italia’, marchio regolarmente registrato dal segretario regionale di Grande Sud in Sicilia Pippo Fallica, il 24 ottobre dell’anno scorso, domani chissà”. Ops! Grande Italia sarebbe quindi già di proprietà altrui: Silvio lo sapeva? Dall’ufficio stampa di Grande Sud un suggerimento al Cav: “Attenzione Presidente, con Miccichè di mezzo qualche esponente di spicco del suo partito potrebbe imporle l’ennesima ritirata strategica”.
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