Silvio Berlusconi riunisce i parlamentari del PdL alla Camera, dopo il fine settimana che ha visto le presidenze di Montecitorio e Palazzo Madama finire in mano ad esponenti della sinistra, Laura Boldrini e Pietro Grasso. La Camera "è andata alla sinistra estrema" con i 5 stelle che, "durante il discorso della Boldrini, applaudivano a ogni passaggio", spiega il Cavaliere, mentre il Senato “è andato a un pm, andando contro il sentire del 37,7% dei cittadini preoccupati per la ‘magistratocrazia’. Parte della magistratura ha formato una specie di associazione a delinquere che usa il potere giudiziario a fini politici”. La magistratura "ha un disegno per farmi fare la fine di Craxi, ma ha sbagliato persona". A volte anche se sei innocente, ti passa la serenità personale, spiega Berlusconi nel suo intervento. Il Cavaliere avrebbe ricordato tutti i processi nei suoi confronti, rammaricandosi dei sabati passati a studiare le carte dei procedimenti. Il leader del Popolo della Libertà ha sottolineato che "per Grasso hanno votato quindici grillini".
La situazione è davvero “critica”, dunque “sarà necessario un impegno parlamentare superiore alle scorse legislature. Bisogna dare sostegno all’imprenditoria attraverso il passaggio da autorizzazioni preventive ai controlli successivi". Inoltre, aggiunge il Cavaliere, "l’assunzione di giovani avvenga senza pagare contributi e tasse". Fra le cose da riformare con disegno di legge, anche l’abolizione dell’Imu e del redditometro.
"Consideriamoci gia’ in campagna elettorale", dice il Cav ai suoi; i 5stelle – ribattezzati le ‘cento cavallette’ dal Cavaliere – hanno fatto sognare, facendosi portavoce degli arrabbiati e dei delusi, soprattutto della politica. Ma ora tocca a noi, “serve un grande sogno complessivo per far ripartire il Paese, da opporre alla pochezza della protesta dei grillini". "Con Bersani probabilmente incaricato di formare un governo e con due Camere alla sinistra, abbiamo suggerito, come detto da Alfano, che il presidente della Repubblica potesse essere espressione dei moderati. E Bersani ha respinto questa ragionevolissima proposta come fosse uno scambio indecente, anche se la nostra coalizione ha preso il 30% dei voti". “Bersani punta a ottenere l’incarico di formare il governo da Napolitano, perche’ sa che trovera’ il sostegno dei grillini”, spiega il Berlusca, che però non ci sta a vedere la sinistra impossessarsi di tutto: l’ex premier invoca piu’ volte la piazza, in vista della manifestazione in piazza del Popolo del 23 marzo e annuncia: “Sono disponibile a un intervento al giorno in Parlamento, nelle piazze e ovunque per cambiare i metodi di questi che da 70 anni non cambiano”.
Mario Monti? “Si e’ fatto avanti come presidente della Repubblica ed e’ stato respinto con risate. Poi si e’ offerto come candidato alla presidenza del Senato. Spero non si liberi il posto di ct della Nazionale", scherza Silvio, che fra le altre cosa ha assicurato: non abbiamo vinto le elezioni a causa dei brogli, senza questi avremmo vinto con 800 mila voti di scarto.
C’è anche spazio per un’ironia su Gianfranco Fini, una “storiella”: “Fini arriva a Montecitorio. ‘Fatemi entrare’, ma i commessi glielo impediscono, ricordandogli che stavolta non e’ stato rieletto. Lui insiste: ‘ma perche’ non posso entrare, sono 30 anni che entro qui…”.
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