Perché Silvio Berlusconi non ha ancora sciolto la riserva sulla sua (ri)discesa in campo? A frenarlo, sarebbe un fitto calendario giudiziario, ma anche sondaggi neri. Il Cavaliere, si sa, si affida molto ai sondaggi: e quelli che gli ha consegnato la sondaggista Alessandra Ghisleri non sono proprio positivi. Il ritorno in prima linea dell’uomo di Arcore non rivela nessun effetto positivo, almeno nei numeri. Il PdL resta fisso al 18-20% e da lì non si schioda. Dunque?
Certo è che Angelino Alfano, segretario del PdL, non ha più alcuna intenzione di candidarsi: a bruciarlo è stato lo stesso Cav – “non ha il quid” – e dopo averlo spinto per mesi, dopo aver puntato a lungo su Alfano premier, Silvio ha cambiato idea. Un errore, secondo noi, ma tant’è. Così è stato, e ora l’ex Guardasigilli non ha più voglia di correre per Palazzo Chigi.
Alcune voci parlando di un candidato nuovo, fresco, giovane, un outsider, uno che magari abbia avuto qualche importante esperienza all’estero. Un “Marchionne giovane” piacerebbe molto all’ex premier.
Intanto nel PdL si continua a parlare di legge elettorale: una corrente potente interna al partito punta a chiudere un accordo con il Pd su una legge elettorale vicina al Provincellum, con un terzo di parlamentari eletti in liste bloccate e un premio di maggioranza del 15% al primo partito. E’ Denis Verdini il capofila di quest’ala e ieri sera si e’ detto ancora convinto di poter portare a casa l’intesa con il Pd nelle prossime 48 ore.
Resta comunque la candidatura di Silvio Berlusconi il tema centrale all’interno del Popolo della Libertà. "Pure ammesso che abbia appagato i pm giunti dalla Sicilia, e’ quasi certo che Berlusconi si trovera’ in futuro alle prese con quelli di Napoli e di Bari per l’altro presunto ricatto (protagonista non Dell’Utri ma Lavitola). A ruota – scrive Ugo Magri a pagina 9 della Stampa – piombera’ la sentenza di primo grado per Ruby: l’avvocato Ghedini dice non prima dell’anno prossimo, pero’ il suo cliente si fa poche illusioni. Di qui alle urne, rischia di tornare molto spesso in prima pagina”. E Silvio non ha più voglia di tornare a combattere con la magistratura.
PDL.CORSARO: CANDIDATURA BERLUSCONI TRA QUALCHE GIORNO UFFICIALE "Credo che Berlusconi sara’ il candidato Premier del Pdl e la riserva sara’ sciolta a breve: nell’arco di qualche giorno il presidente trovera’ l’occasione per certificare quello che all’interno del Popolo della liberta’ e’ gia’ dato per scontato". A dirlo e’ il vicepresidente vicario del Pdl alla Camera, Massimo Corsaro, questa mattina a Omnibus su La7. "Piaccia o non piaccia- sottolinea- Berlusconi e’ il campione uscente, nel senso che e’ l’ultimo a essere stato titolato a governare dagli italiani".
Pdl, Santanchè: Berlusconi sarà il candidato Premier al 100% "Ci metto la mano sul fuoco. Sono certa che Silvio Berlusconi si candiderà, per senso di responsabilità nei confronti del Paese e del suo partito. Lo farà perché nessuno più di lui può prendere voti. Ne sono sicura al 100% che Berlusconi si candideràNon ci sono dubbi, è il migliore". Lo ha affermata Daniela Santanché, all’indomani del vertice del Pdl a palazzo Grazioli. "Per me – ha proseguito- è una certezza che torni in campo e quindi non ne discutiamo nemmeno. Più rimane in carica il governo Monti e più la gente rivuole Berlusconi. E’ l’unico che può portare avanti lo spirito liberale. La tassazione è sempre più alta, non c’è niente per lo sviluppo e per la riduzione della spesa pubblica, tanto che il decreto Passera viene rimandato di giorno in giorno. La gente non vuole vivere in uno stato di polizia fiscale e oppressa dalle tasse".
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