Daniela Santanchè rivela che ormai non esiste più alcuna riserva da sciogliere: “non ci sono dubbi”, afferma l’esponente del PdL, sarà Silvio Berlusconi il candidato del partito alle Politiche del 2013. "Capisco che tutti gli esponenti del Pd vorrebbero che non si candidi. Ma sono certa che lo farà per senso di responsabilità. Ne sono sicura al 100%". La manifestazione a sostegno dell’ex premier “si farà, credo in ottobre, per me si dovrebbe fare a Roma. Se ne parlerà con i coordinatori e col segretario del partito”.
La pasionaria del PdL continua: "Ogni giorno che governa Monti aumentano le persone che dicono ‘rivogliamo Berlusconi’. La sua non è una scelta ma una condizione. E questo è anche il nostro fallimento, perché solo lui prende i voti e ne prende più di tutti gli altri come dicono chiaramente i sondaggi che abbiamo effettuato. Non mi rivolgo a nessuno in particolare, ma tutti noi del Pdl dobbiamo fare un’analisi interna perché qualcosa non ha funzionato. Tanti del nostro partito parlano, ma solo Berlusconi prende i voti". E questo, come ha detto chiaro la Santanchè, è un vero fallimento: un partito che aspira ad essere il maggiore d’Italia non può basare la sua forza su un’unica personalità, seppur carismatica come quella del Cavaliere.
Le rivelazioni dell’ex sottosegretario alla presidenza del Consiglio non finiscono qui: “Ci sarà certamente il ticket e per me sarà con una donna. Credo che lo dobbiamo alle donne italiane. Escludo assolutamente che sarò io. Ma c’è una condizione chiara: ogni candidato deve avere un lavoro: operaio, impiegato, insegnante, qualunque. Basta con la politica come stipendio e no ai politici di professione. Io ho sempre combattuto il posto a vita e ai ragazzi di oggi dico che cercare di garantirsi il posto fisso è una presa in giro. Figuriamoci se voglio garantire il posto fisso in politica. A lavorare!".
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