Angelino Alfano è convinto che l’Italia debba cercare di farcela da sola: “comunque sia, i mercati chiedono stabilita’ per il futuro e pensiamo che il governo possa assumere impegni anche per chi verra’ dopo Monti”. Durante un’intervista al Messaggero, il segretario del PdL osserva: “Siamo alla vigilia di un autunno di montagne russe, abbiamo presentato un nostro contributo teso alla riduzione del nostro debito pubblico con una quota di patrimonio pubblico che non va venduto o svenduto, ma valorizzato”. L’obiettivo? Far calare lo spread e ridurre le tasse. E’ questo “l’unico modo” per far ripartire fiducia e consumi.
INTERCETTAZIONI Sulla legge che regola le intercettazioni l’ex Guardasigilli sottolinea: “se il governo tecnico avra’ la forza di andare avanti, come e’ da intese, noi ci siamo”. E’ importante per Alfano avanzare “tutti insieme” sulle tre proposte sul tavolo: ddl anticorruzione, responsabilita’ civile dei magistrati e ddl intercettazioni.
ALLEANZE Il segretario del Pdl in tema di alleanze sottolinea che con la Lega il partito fondato da Silvio Berlusconi governa “in tante regioni”, mentre “Casini ha fatto nella sostanza una scelta che lo porta a sinistra. Noi gareggiamo per vincere”, aggiunge. "Non contempliamo l’ipotesi del pareggio e io auspico e sono convinto che alla fine vinceremo noi con Silvio Berlusconi". Agli italiani, prosegue, “si deve dire con chiarezza che a sinistra c’e’ chi accetta un’alleanza dove il peso decisivo sulle questioni economiche ce l’hanno la Cgil e le posizioni piu’ massimaliste della sinistra antimercato e antimpresa. Noi, per esempio, abbiamo corretto la parte meno accettabile della riforma del mercato del lavoro imposta dalla Cgil e per certi versi ci siamo riusciti. Molte norme sono però rimaste rigide e molti contratti rischiano di non essere rinnovati proprio nel momento in cui esplode la disoccupazione giovanile. Senza di noi, quelle norme sarebbero state peggiori e avrebbero ancor più ingessato il mercato del lavoro".
DAL CAV IN SARDEGNA Alfano racconta che durante i giorni in cui è stato ospite di Berlusconi in Sardegna, ha “insistito ulteriormente a nome anche di tantissimi che vogliono che il presidente Berlusconi si ricandidi. E’ naturale che sulla scelta pesano anche la fatica di questi anni e il livello di pressione e di polemiche che gli sono state sempre riversate addosso. Speriamo che queste su queste fatiche prevalgano il suo amore per l’Italia e il senso di responsabilità nei confronti del partito che ha fondato".
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