Angelino Alfano interviene all’assemblea regionale del PdL Lombardia. Un’intervento a 360 gradi il suo, durante il quale il segretario politico del partito parla, fra l’altro, di legge elettorale, del futuro del Popolo della Libertà, di governo. “Vogliamo essere il partito degli italiani, il partito delle persone che lavorano dalla mattina alla sera”, ha detto l’ex Guardasigilli, “selezionando al meglio i nostri dirigenti, facendo emergere le persone perbene, quelle che i nostri militanti vogliono”, un partito “senza padroni e contro i padrini”, basato sulla selezione dal basso, “secondo una logica democratica”, dicendo basta ai parlamentari e ai Coordinatori calati dall’alto.
Contro i padrini, perché “agli ‘ndranghetisti e ai camorristi presenti in Lombardia dico che ogni tessera che hanno fatto del Pdl sara’ usata contro di loro. Noi – ha puntualizzato Alfano – con questa gente non vogliamo avere niente a che fare”.
Guardando alle amministrative del 2012, non bisogna dimenticare che “voterà chi e’ nato nel 1994, anno della discesa in campo di Silvio Berlusconi. Abbiamo il dovere di usare parole nuove e chiare per convincere quei bambini. Le parole usate nel ’94 devono essere aggiornate, servono parole chiave per un nuovo inizio”. Con loro, con i ragazzi di oggi, bisogna essere sinceri: "non avranno un tenore di vita migliore dei loro padri", e bisogna dirglielo chiaro.
BERLUSCONI ACCERCHIATO, DOBBIAMO AIUTARLO Contro il presidente del Consiglio “c’è un attacco concentrico”, si punta “al dopo Berlusconi” e si “immagina una diaspora in cui ciascuno di noi cercherà di salvarsi”. La verità è che “la nostra presenza prova il contrario. Noi ci siamo e ci saremo per vincere e riteniamo che i nostri avversari hanno dei torti che si devono fare ancora perdonare. Negli ultimi sedici anni il centrosinistra ha governato per la metà del tempo e l’altra metà il centrodestra, ma noi non e’ vero che ci stiamo da troppo tempo. Dobbiamo starci ancora per fare le riforme". Quelli della sinistra sono presenti sulla scena politica italiana “da prima della caduta del Muro di Berlino e stavano dalla parte sbagliata". Alfano cita Matteo Renzi, il sindaco di Firenze: “Nel Partito democratico americano si alternano sul palco tanti presidenti ma sempre con lo stesso nome di partito, mentre in Italia cambia il nome del partito ma ci sono sempre gli stessi. Mica sono io che mi accanisco. Sono loro che non se ne vanno. Questa e’ la grande differenza fra noi e loro".
Intanto, in questo momento difficile, tocca alla base del PdL difendere Silvio Berlusconi, che è “sotto attacco” in maniera costante. Il premier “è un uomo generoso e difficilmente qualcuno di noi – tutti dirigenti eletti, gente che ha i voti – puo’ dire di averlo aiutato. In questi anni è accaduto il contrario”, è lui che ha aiutato tantissime persone. Adesso “ è il momento di restituirgli affetto e gratitudine. Dobbiamo difenderlo”.
BERLUSCONI CANDIDATO? DECIDERA’ LUI Toccherà al Cavaliere, come è logico che sia, scegliere se ricandidarsi come premier nel 2013. “Sarà Berlusconi a decidere se ricandidarsi nel 2013”, si limita a dire Alfano.
LEGGE ELETTORALE: VINCIAMO IN OGNI CASO Si parla tanto di legge elettorale in questo periodo. Ma noi, ha garantito il segretario del PdL, “siamo pronti a vincere con ogni sistema elettorale, siamo pronti per ogni competizione. Non temiamo il cambio del sistema elettorale”. Possiamo parlare quindi anche di preferenze o di qualsiasi altro sistema: tuttavia, “una cosa non consentiremo: che con la scusa delle preferenze sia dia il voto per eleggere il parlamentare e si tolga quello per il presidente del Consiglio. Questa e’ una truffa".
PDL, CONGRESSI A DICEMBRE I congressi provinciali del Popolo della Libertà, in Lombardia come nel resto d’Italia, si terranno all’inizio del mese di dicembre.
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