Angelino Alfano, parlando al convegno "Fareitalia popolare", ha picchiato duro contro l’opposizione di sinistra: “Non credo che la squadra della sinistra, formata da Bersani, Vendola e Di Pietro, abbia una ricetta migliore della nostra per affrontare questo tempo di crisi”. La verità è che il Partito Democratico “non e’ in grado di decidere” nulla, “nemmeno in casa propria”. Un commento che il segretario del PdL dedica alle tante votazioni necessarie per eleggere Sergio Mattarella, candidato dal Pd alla Corte costituzionale. “L’incapacità di decidere a sinistra è altissima”. E allora, “un partito che non e’ in grado di decidere nemmeno in casa propria, come puo’ decidere nella casa di tutti?”. Una forza politica del genere, è davvero “in grado di governare l’Italia? Credo proprio di no”.
Guardando al 2013, Alfano è sicuro: non ci sarà il deserto, ma “un grande partito che rappresenta i moderati" e che "si rafforzera’ con forze nuove". "Il Pdl e’ un partito che e’ pienamente in campo e celebrera’ tutti i congressi provinciali entro dicembre e migliaia di congressi comunali, allargandosi alla presenza di forze nuove e moderate come quelle di Adolfo Urso e Andrea Ronchi per rafforzare il centrodestra italiano".
A proposito delle polemiche seguite alle sue dichiarazioni in merito alla sentenza d’appello sull’omicidio Meredith Kercher, "Non sono contro i novemila magistrati italiani, ma a favore di 60 milioni di cittadini italiani", ha sottolineato l’ex Guardasigilli. “A due persone e’ stato amputato un pezzo dell’esistenza: se un medico gli avesse amputato per errore un braccio, quel medico avrebbe pagato. Perche’ i magistrati non devono pagare?”. E accusa la sinistra di averlo “aggredito”, come se avesse “pronunciato una bestemmia”.
Discussione su questo articolo