L’intervento del governatore al corso organizzato da Mara Carfagna. Caldoro: "Serve partito aperto, guardare a piazza telematica" Salerno, 22 OTT (il Velino/AGV) – "Dobbiamo stare uniti, la regola fondamentale del gioco e’ sapere qual e’ la porta avversaria e noi sappiamo per certo che il goal lo dobbiamo fare nella porta della sinistra". Lo ha detto il segretario Pdl
Angelino Alfano interviene al corso di formazione politica organizzato a Salerno dal ministro per le Pari opportunità, Mara Carfagna. All’iniziativa, tra gli altri, ha partecipato anche Stefania Prestigiacomo, ministro dell’Ambiente. "Dobbiamo stare uniti, la regola fondamentale del gioco e’ sapere qual e’ la porta avversaria e noi sappiamo per certo che il goal lo dobbiamo fare nella porta della sinistra", ha detto il segretario del Popolo della Libertà parlando ai militanti del partito. "Noi non siamo una parentesi, non ci spazzeranno via come hanno fatto con i partiti nel ’92-’94". Noi abbiamo "ancora voglia di combattere per il bene dell’Italia e degli italiani".
Alfano poi dice basta ai signori delle tessere: "Nel prossimo futuro i nostri militanti potranno eleggere i leader cittadini e provinciali, non ci saranno mai più nomine cadute dall’alto e sarà il singolo cittadino a decidere in base al principio una testa un voto. Niente più signori delle tessere, e niente più deleghe, così come bisognerà evitare che chi indaga su un suo avversario politico poi si trova nela giunta dopo averlo indagato".
Per parlare ai giovani sono necessarie "parole nuove", ha aggiunto Alfano. "Alle amministrative del 2012 voteranno i nati nel 1994, nell’anno della discesa in campo di Berlusconi".
CALDORO: CONFRONTIAMOCI CON LA PIAZZA TELEMATICA Stefano Caldoro, governatore della Campania, non apprezza il metodo organizzativo del PdL sul territorio: c’è da aprire un orizzonte nuovo. "Rispetto ai tempi della Prima Repubblica sono un riconvertito – ha esordito -. So come si fanno le tessere, e quindi ora sono invece per un partito aperto all’esterno, costruito molto sul modello americano". "Dobbiamo confrontarci con la piazza telematica, basta con gli schemi del passato: e’ questa la sfida che ci aspetta e che dobbiamo saper cogliere. Certo – ha aggiunto – preferisco la piazza telematica a quella della violenza o della demagogia, ma dobbiamo interloquire anche con il popolo che soffre e si lamenta".
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