"Silvio Berlusconi non ha ancora sciolto la riserva per quanto riguarda la sua candidatura: ma noi speriamo che lo faccia presto”. Così Angelino Alfano ospite di “Uno Mattina Estate” sul Tg1. Il segretario del Popolo della Libertà spiega: "Stiamo insistendo in tanti nel Pdl affinche’ Berlusconi si canditi nuovamente alla guida del Paese. Riteniamo che lui sia il politico italiano con il maggior consenso personale: nella storia della Repubblica non credo ci sia stato un leader che sul piano individuale abbia avuto lo stesso consenso a livello di voti. Facciamo appello al suo amore per l’Italia". Secondo Alfano, Berlusconi e’ il candidato "piu’ forte e puo’ dare ancora un grande contributo all’Italia". Nel Pdl, ha concluso, "se non ci fosse stata la candidatura di Berlusconi avremmo fatto le primarie".
Le alleanze in vista delle Politiche del 2013? Speravamo in Casini, commenta Alfano, ma lui ha scelto di andare a sinistra. Un errore, secondo il segretario pidiellino. “Chi fa parte di un’area moderata e si allea con Bersani va a sinistra. Il concetto di fondo e’ che Bersani e Casini staranno in un governo di centrosinistra se vinceranno loro. Credo faranno le prove generali in Sicilia e da li’ emergera’ l’accordo tra l’Udc e la sinistra. Noi non gioiamo: avremmo sperato in un grande progetto di unificazione con Casini". “Avremmo voluto che ci fosse la possibilità di organizzare un’area di moderati che in Italia e’ prevalente, ma Casini ha scelto Bersani e la sinistra, facendosi dettare, in ultima istanza, la linea di politica economica dalla Cgil".
E con il Carroccio? “Crediamo che le condizioni per un’alleanza con la Lega Nord ci siano. Sarebbe un errore grave che una divisione tra noi e la Lega consegnasse il Nord al centrosinistra, anche perchè è una sinistra, e me ne sono accorto durante le trattative sulla riforma del lavoro, che ha un grande pregiudizio anti-imprenditoriale”.
Certo è che la sinistra “vuole solo aumentare le tasse". “Mentre il Pdl ritiene che si possano reperire risorse attraverso le dismissioni e i tagli alle spese inutili, la sinistra invece vuole solo aumentare le tasse. La Camusso propone piu’ tasse, Bersani parla di nuovo di patrimoniale, ma noi, se si ha bisogno di risorse, siamo contrari a recuperarle con piu’ tasse per i cittadini".
Il PdL, osserva Alfano, continuerà a sostenere con responsabilità il governo guidato da Mario Monti, e lo farà fino alla scadenza naturale della legislatura: con questo esecutivo "la democrazia e’ sospesa ma non soppressa". “Noi badiamo alla sostanze delle cose perche’ il problema oggi e’ la crisi economica e come porvi rimedio”.
Riguardo le polemiche scoppiate dopo le dichiarazioni di Monti al Wall Street Journal: “Quando si parla da posizioni istituzionali, soprattutto con una certa frequenza, e’ alto il rischio di fraintendimento. Berlusconi – racconta Alfano – dal punto di vista della comunicazione sconsiglia di parlare molto perche’ aumenta il rischio del ‘misunderstanding’ e anche quando lui era presidente del Consiglio non vi era un florilegio di sue dichiarazioni o una sua occupazione dei talk show, dei contenitori televisivi”.
"NO SVENDITE, SERVE FONDO CON PATRIMONIO IMMOBILIARE" "Siamo contrari a ogni svendita e siamo contrari all’idea che il nostro sistema imprenditoriale, che ha tante perle, possa essere, di fatto, svenduto nelle mani dei ricchi di oggi, magari tedeschi. Siamo contrari alle svendite e anche alle finte privatizzazioni ma vogliamo costituire un fondo in cui mettere l’enorme patrimonio immobiliare italiano e fare in modo che quel fondo possa emettere obbligazioni, dei titoli molto quotati perche’ capaci di avere una forte affidabilita’ sui mercati, in modo tale che questi soldi possano servire a diminuire il debito pubblico italiano".
RAI: CON PRIVATIZZAZIONE SAREBBE A RISCHIO SERVIZIO PUBBLICO “Sono convinto che la Rai sia un pezzo essenziale del servizio pubblico e se procedessimo ad una privatizzazione, cosi’ da un momento all’altro, avremmo, probabilmente, un deficit al servizio pubblico. In tutti i grandi paesi vi sono alcune reti televisive che appartengono alla sfera pubblica perche’ possono fare programmi di informazione senza che debbano produrre fatturato”.
BASTA SACRIFICI,NOI NO EURO-TAPPETINI Angelino Alfano ritiene che si debba porre fine alla "richiesta di sacrifici agli italiani", e che sia la Bce a dover "cambiare rotta". Il segretario ha confermato che a suo avviso la linea tenuta da Mario Draghi e’ valida, "ma finora il suo mandato si e’ esercitato nei limiti dello statuto della Banca Centrale Europea". "Noi come Pdl non siamo euro-tappetini in ginocchio di fronte al confine tedesco. Quando si dice ‘ce lo chiede l’Europa’ e’ solo un modo di dire che ce lo chiedono la Francia e la Germania per i loro specifici interessi".
Discussione su questo articolo