Angelino Alfano prende carta e penna e scrive agli elettori del Popolo della Libertà. Lo fa "per la prima volta", come sottolinea egli stesso, e soprattutto dopo aver lasciato ufficialmente il suo incarico di Guardasigilli, sentendosi quindi libero di interpretare in pieno il suo ruolo di segretario politico del PdL.
Alfano spiega di aver deciso, insieme al presidente Berlusconi, "di coinvolgere da subito i nostri sostenitori", perchè quello che si è impegnato a costruire è "un partito aperto, capace di ascoltare i suggerimenti del nostro popolo".
E così "da lunedì 1 agosto fino a giovedì 15 settembre, tutti coloro che lo vorranno potranno mandare il loro suggerimento per quanto riguarda modalità di iscrizione, di partecipazione al voto, di celebrazione dell’election day del Pdl e dei congressi provinciali, lasciando il loro messaggio nella pagina appositamente creata" sul sito web del Popolo della Libertà. Ogni suggerimento, assicura il segretario, verrà letto e vagliato "dai componenti del ‘Gruppo delle regole’, come è giusto che avvenga”.
Per preparare "la vittoria alle elezioni politiche del 2013", si deve puntare su "valori, organizzazione e attività di governo". Cosa significa organizzare il PdL? Prima di tutto "dotarlo di regole che siano in grado di farne una casa accogliente, aperta a tutti”.
I valori del PdL "sono quelli che il presidente Berlusconi ha sempre indicato fin dalla sua discesa in campo nel gennaio 1994", quando il Cavaliere vinse alla grande. E’ quello lo spirito a cui bisogna ritornare. Valori come "la dignità della persona, il rispetto della vita, la famiglia, la difesa e la promozione della libertà in tutti i settori, l’attenzione verso i più deboli, quel principio di sussidiarietà che significa riconoscere e valorizzare le forze vitali della società e far fare allo Stato unicamente i compiti che servono a promuovere il bene comune”. Senza valori come questi "la politica degenera in mera gestione del potere, con le conseguenze che sono sotto gli occhi di tutti. I politici si chiudono in un circuito autoreferenziale tra Palazzo e mass media che, questo sì, merita il disprezzo dei cittadini, che finiscono con il sentire la politica lontana, inutile, ostile. Non è questa la politica che vogliamo, non è questa la politica per la quale siamo in campo”.
Alfano annuncia di aver chiesto a Sandro Bondi "di essere il promotore", sul territorio e sul web, "di una costante riflessione sulle nostre radici valoriali e di diffonderla a partire dal prossimo autunno”.
Oltre a organizzazione e valori, c’è anche un altro "ingrediente" che deve fare crescere il partito: "la passione e il desiderio di fare qualcosa di bello non solo per sé, ma per gli altri".
Se avete qualche suggerimento da dare al partito, per quanto riguarda la politica nazionale ma anche quella relativa agli italiani all’estero, andate subito sul sito web del PdL e dite la vostra.
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