Walter Veltroni, intervenendo alla Festa Nazionale del Pd a Genova, ha voluto dare un consiglio a Matteo Renzi, quello di “avere chiara e inequivoca la sua politica per avere intorno una squadra di nomi che ci crede davvero, non solo per opportunismo. Bisogna che ci sia chiarezza negli schieramenti che sostengono il Pd". Per Veltroni, è ora di torna a parlare di “contenuti”: “se noi misurassimo piu’ le parole e ci rispettassimo di più, penso sia un bene. Vorrei che noi riprendessimo la bellezza delle discussione politica sui contenuti, i nomi sono espressione di una politica".
Veltroni ha definito “interessanti” i programmi e i contenuti del sindaco di Firenze, “e ne trovo l’ispirazione del Lingotto, la sarabanda delle adesioni non la capisco bene, vorrei che per una volta il congresso del Pd non fosse solo la scelta di un nome ma la scelta di una politica che ci puo’ consentire di raggiungere l’obiettivo di una maggioranza riformista alla guida del Paese: ora questo e’ il nostro compito storico. Il Pd deve essere un partito unito, si deve discutere ma poi l’obiettivo deve essere quello di raggiungere la maggioranza del Paese".
Rispondendo a una domanda sull’idea di Bersani che Renzi non abbia delle idee, Veltroni ha detto: “Io non credo che non sia portatore di idee, ma penso che lo debba fare in maniera chiara per evitare quello che successe a me nel 2007". "Contenuti, idee e programmi di Renzi sono interessanti, ci vedo sintonia con l’ispirazione originaria del Pd, quella del Lingotto – ribadisce l’ex segretario – che ci porto’ al 34%, quella che condivido".
"La politica italiana – osserva Veltroni – adesso e’ abbastanza ferma, mancano quelli che Berlinguer chiamava i pensieri lunghi, le grandi idee. La politica per essere interessante e appassionante deve indicare una società nuova, non si può stare in politica solo per il quotidiano". Oggi “si sta chiudendo un ventennio devastante per il Paese, ma anche per la sinistra italiana. Ora è il momento di mettere in campo la sinistra riformista, non le alleanze che abbiamo fatto con Mastella o Rifondazione. Noi abbiamo bisogno di convincere la maggioranza dei cittadini, l’elettorato non è immobile. Dobbiamo mettere in campo una sinistra di stampo democratico e riformista, se questo è l’obiettivo di Matteo Renzi, allora è condivisibile".
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