"Stop al tesseramento, ovvero chiudere la gabbia quando i buoi sono già scappati". È la scritta che appare in una foto (con alcune mucche) pubblicata su Facebook dal candidato alla segreteria del Pd Pippo Civati. Le polemiche sulle tessere Pd sono scoppiate dopo la denuncia di alcune presunte irregolarità nelle iscrizioni al Partito democratico in vista delle primarie dell’8 dicembre. Un tesseramento ‘gonfiato’, secondo molti, e che ha portato alla decisione, da parte della segreteria nazionale, di un blocco dei tesseramenti a partire da lunedì prossimo.
La richiesta è stata accolta favorevolmente dai due sfidanti principali, Matteo Renzi ("Ok, ora parliamo di cose concrete") e Gianni Cuperlo (che era stato il primo a chiedere lo stop al tesseramento). Pippo Civati e Gianni Pittella, gli altri due candidati, sono invece contrari.
Francesco Boccia, Pd, intervistato a Omnibus su La7, interviene dopo lo stop dato dal segretario Epifani al tesseramento: “E’ stata fatta la sciocchezza dai quattro candidati segretari di accettare l’idea, per me stupida, di consentire il tesseramento aperto fino all’ultimo giorno del voto". "Vi sembra normale? – chiede Boccia – io sono all’antica e per me ha senso fare votare quelli che si scrivono ogni anno, e invece c’e’ gente che si iscrive solo l’anno del Congresso". Dopodiche’ il presidente della Commissione Bilancio non ci sta a far accusare il Pd di fare tessere false: "Dirlo vuol dire offendere centinaia di persone che ogni mattina alzano le saracinesche dei circoli", replica.
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