Matteo Renzi, sindaco di Firenze, parlando con i giornalisti che lo incalzavano sui sospetti di voler far cadere il Governo Letta, ha risposto in maniera netta: “Siamo alle barzellette”. "Per uno che ha rinunciato al Parlamento per fare il sindaco essere accusato quasi di tutto sta cominciando ad essere divertente. Prima mi arrabbiavo, ora mi diverto", ha affermato il leader dei rottamatori, per poi sottolineare: “Il dibattito su quanto dura il governo, come dura e su che cosa voglio fare io ormai comincia ad essere stancante".
Certo è che Matteo vuole un governo che faccia cose concrete, non che tiri a campare: “Un Governo e’ serio se fa le cose e non vivacchia. Se vogliamo dare un segnale agli italiani, dobbiamo fare questa riforma costituzionale che richiede tempo. Se elimini il Senato e le province, dai un segnale immediato". E anche il Partito Democratico, “o si da’ una mossa o perde”.
Durante la presentazione del suo libro, ‘Oltre la rottamazione’, Renzi ha spiegato: “Sull’Imu l’abbiamo data vinta a Berlusconi. Personalmente sono per il semipresidenzialismo, per il sindaco d’Italia. Se noi ci incaponiamo in 18 fumosi mesi e intanto Berlusconi rivendica l’Imu, allora a quel punto non ci salva neanche Rambo. E ci tocchera’ ancora la sindrome di Dorando Petri dell’ultimo metro… E invece io voglio che stavolta il Pd vinca le elezioni".
Il flop del Movimento 5 Stelle alle Amministrative non deve far pensare al Pd di avere vinto, anzi: “Non vorrei che la sconfitta di Grillo portasse a dire che possiamo far finta di niente. Nessuno deve dire e’ finita qua. Servono grandi investimenti sulle cose concrete".
BERSANI: RENZI CONFONDE LEADERSHIP DEMOCRATICA CON "UOMO SOLO AL COMANDO" "Non saper distinguere fra leadership democratica e ‘uomo solo al comando’ mi sembra un bel problema". Lo dichiara Pier Luigi Bersani in replica alle affermazioni del sindaco di Firenze Matteo Renzi. "E’ come confondere la medicina con la malattia. Sarà meglio discutere sul serio".
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