Matteo Renzi, sindaco di Firenze candidato alle primarie del centrosinistra, intervistato a Radioanch’io, parlando del caso Sallusti, dichiara: “L’articolo era violento ed e’ stato giusto portarlo in tribunale, ma un Paese che manda in carcere la gente per le proprie idee non e’ un Paese civile".
Parlando di temi più politici, la legge sulla corruzione “e’ fondamentale approvarla subito” ma non basta. Dopo lo scandalo della Regione Lazio, “bisogna riflettere bene sul ruolo assegnato alle Regioni che in questi anni hanno ricevuto molte competenze ma, per usare un eufemismo, non sono state vicine ai cittadini, hanno consiglieri strapagati e costosi vitalizi. Se il mio partito, Il Pd, vuole sgonfiare Grillo deve proporre una riforma che riduca veramente i costi della politica, dimezzi il numero dei parlamentari e degli altri eletti e il costo dei vitalizi”.
Renzi spiega che lui non aumenterebbe le tasse. La patrimoniale? “Ce n’e’ gia’ una nascosta. E’ l’IMU che si somma alla cedolare secca del 20% pagata in questi due anni da tutti i proprietari con la perdita di valore degli immobili”. “Bisogna rimodulare la pressione fiscale e rimettere 20 miliardi di euro nelle tasche di chi guadagna meno di 1200 euro al mese. Inoltre bisogna dare una mano alla classe media, al ceto medio falcidiato e dimezzato in questi dieci anni. Questo faro’ se guidero’ il prossimo governo”.
Se perderà le primarie punterà a fare il segretario del Pd? "No. Corro per vincere la candidatura a premier e – dice – non cerco premi di consolazione. Questo non è un giochino interno al partito. Torneró a fare il sindaco di Firenze". E farà una sua lista alternativa al Pd alle politiche? "No, sarebbe come cercare di rubare il pallone per impedire agli altri di giocare". Che regole invoca per misurarsi con Bersani? "Le stesse usate per Prodi, Veltroni e Bersani. Mi fido delle regole che sceglie il segretario del mio partito. Penso sia bene mantenere le consultazioni aperte".
Continuera’ a chiedere la rottamazione dei vecchi dirigenti? "Io non voglio estromettere nessuno dalla politica. Parlo di ricambio in certi ruoli dirigenti e in parlamento. Le cose fin dall’inizio le ho dette in faccia a tutti. Capisco che in un mondo di ipocriti che dicono una cosa in onda e un’altra fuori onda possa sembrare insolito e anche sgarbato. Ma io sono cosí: preferisco perdere la partita e non la faccia".
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