“La linea del Pd, quella di Schlein, e cioè insistere sulla costruzione di un fronte comune delle opposizioni contro la maggioranza di destra, è quella da perseguire. Oggi ancora di più”. La via la indica anche il nuovo parlamentare europeo, Dario Nardella, intervenendo a Omnibus, su La 7.
“Ovviamente partiamo dalle forze più grandi, dal M5S, con cui a questo punto è rilevante cominciare a guardarsi davvero negli occhi per trovare i punti politici che ci uniscono”.
Insomma, osserva il sindaco di Firenze, “per fare un gesto di generosità verso il Paese perché noi dobbiamo costruire un’alternanza al centrodestra”.
Detto questo, riflettendo sul voto europeo e le performance dei dem, Nardella osserva: “Non vedo affatto una contrapposizione tra la vittoria di Schlein e quella dei sindaci. E non condivido neppure la lettura di un Pd che ha vinto solo grazie ai sindaci. Tutt’altro: Schlein ha portato una ventata di energia, ha incarnato una leadership femminile giovane, coraggiosa, e ha intuito il valore aggiunto che i sindaci avrebbero portato nelle liste”.
In sostanza, “se i sindaci e i rappresentanti dei territori sono stati protagonisti delle liste elettorali è anche perché la segretaria ha condiviso e spinto questa formula”.